Addio a Ezio Intropido, fu pioniere della cultura della bicicletta

É morto a 70 anni, dopo una lunga malattia, Ezio Intropido, paladino del cicloturismo e della mobilità alternativa all’auto, molto conosciuto dentro e fuori Paullo, suo comune di residenza, per l’impegno a favore di un potenziamento delle piste ciclabili e di una cultura degli spostamenti ecologici da trasmettere alle nuove generazioni. Intropido è stato fondatore e presidente di Paullo che Pedala, un’associazione che ha operato sul territorio per 11 anni e, fino al suo scioglimento, nel novembre del 2018, ha cercato di favorire la sicurezza stradale, la sensibilizzazione degli studenti e il contatto con le istituzioni. Gite in bicicletta, creazione di percorsi didattici e una cicloguida Milano-Lodi sono solo alcune delle iniziative realizzate dal sodalizio.

Attraverso manifestazioni e raccolte di firme l’associazione si è battuta a lungo per la costruzione di una pista ciclabile tra Paullo e Mombretto di Mediglia, un tracciato di soli 1800 metri che pure sarebbe strategico per collegare la rete ciclabile milanese a quella lodigiana. Intropido non è riuscito a veder realizzato il suo sogno; ora si spera che il tanto sospirato percorso possa vedere la luce nell’ambito del Biciplan di Città Metropolitana. Una passione per le due-ruote, la sua, che non era solo professata a parole, ma trovava riscontro nei fatti. Come dimostra il viaggio da Paullo a Innsbruck in bicicletta, nel settembre del 2014, insieme all’amico e a sua volta cicloamatore Paolo Montemaggi. Un ulteriore invito a riscoprire la mobilità alternativa, anche sulle lunghe distanze. A dare il triste annuncio della scomparsa sono la moglie Daniela Paraboschi, i figli Andrea, Cristina e Costanza. Gli stessi che nelle ultime ore hanno ricevuto decine di manifestazioni di affetto e vicinanza, comprese quelle delle sezioni di Melegnano e Lodi della Fiab. I funerali oggi alle 14.30 nella chiesa di San Tarcisio a Paullo. A.Z.