Adda Nord, nuovo piano Il parco guarda al futuro

Entro febbraio l’approvazione da parte dell’assemblea dei Comuni consorziati. Si punta su percorsi di mobilità dolce, attività culturali e turismo sostenibile

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di Monica Autunno

Conferenza di Vas (Valutazione ambientale strategica) conclusa con semaforo verde, si procede: il Piano territoriale di coordinamento (Ptc) del Parco Adda Nord approderà alla Comunità (assemblea plenaria) dell’ente per l’adozione entro febbraio.

Sulla carta il Parco dei prossimi dieci anni, fra tutele e vincoli ambientali, promozione di attività compatibili, mobilità dolce e consacrazione turistica. L’adozione del “piano regolatore“ urgente sul fronte normativo.

Il vecchio piano è in salvaguardia da tempo immemorabile, l’iter per il nuovo si è ripetutamente impantanato in passato.

Il parere sulla Vas è stato emanato nei giorni scorsi. Lo strumento che andrà in adozione nella Comunità del Parco (ovvero l’assemblea dei Comuni) dovrà recepire alcune prescrizioni.

Dopo il periodo di esposizione del carteggio sul sito dell’ente erano pervenuti, e sono messi a verbale con relativo accoglimento o no, 34 contributi da enti, privati, Comuni e associazioni: richieste di stralcio o inserimento nel perimetro, riclassificazione di aree, restringimento o allargamento di vincoli e divieti. Le osservazioni vere e proprie arriveranno dopo l’adozione, durante i 60 giorni canonici di pubblicazione sul Burl.

L’iter per il Ptcp era stato reintrapreso dal direttivo guidato dall’avvocato lecchese Francesca Rota sin dai primi giorni dell’insediamento, tre anni fa.

Nei cassetti dell’ente uno strumento vecchio anagraficamente a fronte di un territorio e di esigenze mutati e in mutamento. La dirigenza dell’ente aveva aperto il percorso con una fase di consultazione dei 37 comuni consorziati. Nel giugno 2020 l’avvio della procedura di Vas e la prima conferenza; la seconda, dopo un lungo periodo di pubblicazione sul sito del Parco, si è tenuta a dicembre.

Nel frattempo erano pervenuti i contributi, 34 da 29 soggetti: molti Comuni d’area, Ats, Brianzacque, Sovrintendenza ai Beni Ambientali, Wwf e Legambiente, Coldiretti, Confagricoltura e operatori privati. Nel verbale finale motivazione e dettaglio dell’accoglimento o bocciatura degli spunti. L’ok ratifica la compatibilità del piano, la Comunità si confronterà sui contenuti.

Fiori all’occhiello del documento, spiegò la presidente, progetti e politiche per avvicinare o unire anche con percorsi di mobilità dolce le sponde opposte del fiume, e politiche e progetti di incentivazione di attività culturali e turismo sostenibile.

La normativa prevede monitoraggi successivi su parametri importanti: consumo di suolo, tutela del patrimonio ambientale ed ecologico, produzione di rifiuti e percentuale di raccolta differenziata.

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