Acquisti di test DiaSorin sospesi

Gallera: "Decisione cautelativa in attesa del Consiglio di Stato, l’affidamento non è annullato"

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La Regione ha sospeso i nuovi acquisti di kit DiaSorin-San Matteo per la sua campagna di test sierologici sui lombardi: lo ha spiegato ieri al Consiglio regionale l’assessore al Welfare Giulio Gallera, rispondendo a una mozione del pentastellato Massimo De Rosa che chiedeva invece la revoca dell’affidamento di quella fornitura a DiaSorin, già oggetto di un esposto della lodigiana Technogenetics in Procura (che ha aperto un’inchiesta).

Gallera ha spiegato che la decisione, cautelativa e "in attesa delle evoluzioni della magistratura", è seguita alla sentenza con cui una settimana fa il Tar, su ricorso della stessa Technogenetics, ha annullato l’accordo di collaborazione scientifica tra l’Irccs di Pavia e l’azienda di diagnostica piemontese per sviluppare quel test degli anticorpi che ambisce a individuare quelli "neutralizzanti" del coronavirus, e dunque alla validazione come patente (seppur temporanea) d’immunità.

Per i giudici amministrativi serviva una procedura a evidenza pubblica. Il San Matteo, ha ricordato Gallera, ritiene che l’accordo rientri invece nelle sue prerogative di Irccs di diritto pubblico, e ha impugnato la sentenza al Consiglio di Stato, chiedendone anche la sospensione. Ma nell’attesa del "pronunciamento cautelare" dei giudici di secondo grado, "in un’ottica di estrema prudenza", la centrale acquisti regionale Aria ha "sospeso le nuove acquisizioni" di test da DiaSorin, alla quale ad aprile aveva affidato con procedura negoziata la fornitura di 500mila test a 4 euro l’uno coi quali è partito lo screening pubblico; e Gallera ne rivendica le ragioni, tra cui l’"urgenza" e il fatto che il Comitato tecnico scientifico regionale avesse certificato che a metà aprile non esistessero "altri test" in grado di individuare gli anticorpi "neutralizzanti". Di test DiaSorin in Lombardia ne sono già stati fatti 280mila, rivendica l’assessore sottolineando che l’indagine epidemiologica nazionale ne prevede 150mila in tutto, e "l’affidamento non è annullato". Solo, la Regione per il momento non comprerà altri test oltre a quelli che ha già acquistato.

Tra l’altro la Roche, al prezzo di 1,42 euro a test col suo kit annunciato a maggio, 5 giorni fa è arrivata prima nella gara poi bandita da Aria per i sierologici regionali. Si tratta, ha ricordato Gallera, di "un accordo quadro": se la vincitrice non riuscisse a garantire i pattuiti 250mila test a settimana per 8 settimane subentrerebbero gli altri 8 operatori in ordine di aggiudicazione. Tra i quali c’è DiaSorin (che ha offerto 3,3 euro a test), ma l’azienda piemontese è "sospesa" anche dalla graduatoria, "in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato". L’assessore ha poi precisato che sull’affidamento dei test Aria il 6 maggio e il 15 giugno "ha fornito chiarimenti all’Autorità garante della concorrenza e del mercato", e che "è in corso la predisposizione di un riscontro all’Autorità nazionale anticorruzione".© RIPRODUZIONE RISERVATA

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