Milano, 26 luglio 2022 - L’acqua del sindaco nelle caraffe di vetro e con i bicchieri di carta? No, grazie. La stragrande maggioranza dei consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, di centrosinistra e di centrodestra, preferisce portare sul proprio scranno nell’assemblea di Palazzo Marino le bottigliette d’acqua in plastica. Alla faccia del rispetto dell’ambiente e del Comune “plastic free’’. Ieri pomeriggio, durante la seduta del Consiglio comunale, se n’è avuta una plastica – scusate il gioco di parole – dimostrazione: bottigliette di plastica negli scranni di entrambi gli schieramenti politici. Le due caraffe di vetro con l’acqua del sindaco posizionate in fondo all’aula consiliare, poco distanti dalle tribune per giornalisti e spettatori, sono rimaste piene per oltre un’ora. Il primo ad andare a riempire un bicchiere d’acqua del sindaco è stato il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi.
Non proprio un comportamento ecologicamente corretto quello degli eletti in Comune, dove la plastica dovrebbe entrare il meno possibile. E pensare che per settimane a Palazzo Marino si è polemizzato sul tetrapack in cui mettere “l’acqua del sindaco’’, cioè l’acqua pubblica gestita da Mm. Ricordate? Monguzzi sosteneva che il tetrapack fosse più difficilmente smaltibile della plastica e dunque più inquinante, mentre l’assessora al Verde, anche lei verde, Elena Grandi negava la tesi del collega di partito. Poi è sceso in campo il sindaco Giuseppe Sala, che mostrava in una foto un contenitore in tetrapack per l’acqua in una riunione del Palazzo di Vetro alla Nazioni Unite per ribadire che quel materiale usato da Mm sia ecocompatibile. In Consiglio comunale, intanto, la plastica impera e l’acqua del sindaco viene snobbata.
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