Coppia acido, Alex Boettcher: "Non date mio figlio a Martina"

Boettcher ha chiesto espressamente che il bambino venga collocato presso sua madre Patrizia Ravasi

Iniziato il processo a Alex Boettcher

Iniziato il processo a Alex Boettcher

Milano, 12 luglio 2016 - Alexander Boettcher, condannato a 23 e 14 anni nei due processi sulle aggressioni con l'acido, davanti al Tribunale per i minorenni di Milano che dovrà decidere sul destino del bimbo del broker e di Martina Levato, sua ex amante e anche lei condannata nei due processi, ha  dichiarato di non volere che suo figlio "stia con Martina all'Icam (Istituto di custodia attenuata per le madri detenute, ndr), perché me lo immagino libero e non in un posto che somiglia ad un carcere e voglio che mio figlio stia con mia madre".

In sostanza, Boettcher, da quanto si è saputo, non ha chiesto che il piccolo, che ha quasi 11 mesi, venga affidato a lui, mentre ha chiesto espressamente che non vada assieme all'ex bocconiana all'Icam (richiesta avanzata, invece, dalla giovane nei giorni scorsi) e che venga collocato presso sua madre, Patrizia Ravasi, nonna paterna. "Me lo vedo con lei - ha detto, in sostanza, Alex - perché come ha cresciuto bene me così potrà farlo con lui".

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