Aci chiede di congelare la misura Gli altri sindaci incrociano le dita

I primi cittadini della cintura temono pesanti ripercussioni sulla viabilità delle loro zone "Mancato il coinvolgimento"

"La fretta è sempre cattiva consigliera". Il presidente dell’Aci di Milano, Geronimo La Russa, interviene sui nuovi divieti alla circolazione previsti per Area B. "Se, a causa della pandemia, abbiamo aspettato anni, ritengo che alla luce della gravissima crisi economica non si scandalizzerebbe nessuno se gli attori principali della vicenda decidessero di sedersi intorno a un tavolo per capire come procedere, evitando dall’1 ottobre di infilarsi in una situazione che, anche a causa della disinformazione delle persone, provocherebbe gravi danni ai cittadini. L’obiettivo comune deve essere il bene delle famiglie e delle imprese".

"Non ci sono incentivi per la provincia, i soldi si fermano alle mura di Milano e le nostre famiglie con auto euro 4 o euro 5 per entrare in Area B dovranno affrontare una bella spesa". Dario Veneroni, sindaco di Vimodrone, al confine con la capitale economica, non nasconde il problema: "La grande città resta il centro sul quale si gravita per lavoro, scuole e per curarsi. Chi ha una certa età fatica a usare i mezzi pubblici e sceglie l’auto. Con la nuova cerchia verde però tanti non potranno più farlo. Siamo tutti d‘accordo sulla necessità di prendere di petto la questione ambientale e non a parole, ma con i fatti. Credo però che un certo tipo di misure abbia bisogno di più condivisione con il territorio. A differenza di Area A, la nuova ‘fascia protetta‘ comincia da piazzale Udine: a due passi dal nostro campanile, ecco perché sarebbe auspicabile un percorso comune".

La sindaca di Novate, Daniela Maldini: "Abbiamo già difficoltà e speriamo che la situazione non vada a peggiorare la viabilità. Penso che le diverse metropolitane ora hanno a disposizione grandi parcheggi e non ci sia la necessità di lasciare le auto alla stazione di Novate per raggiungere Milano. Spero che non torni a sovraccaricarsi di traffico la via Polveriera, nonostante l’apertura di via Cavour, per raggiungere il capolinea di Comasina, del metrò giallo. Infine auspico che questa situazione possa essere ulteriore incentivo per lasciare a casa l’auto e muoversi con i mezzi pubblici". "Fino a prima del Covid, non abbiamo avuto ripercussioni significative di traffico per l’area B. Difficilmente le persone lasciano le auto a Baranzate per raggiungere Milano. E’ più comodo andare a Novate oppure a Lampugnano Qt8. In questo momento non ho preoccupazioni, in più ora la Rho-Monza consente di prendere subito le autostrade A8 e A9, in entrambe le direzioni, probabilmente molti preferiranno fare qualche chilometro in più ma in modo più veloce per raggiungere Milano", conclude Luca Elia, sindaco di Baranzate.

Barbara Calderola

e Davide Falco

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