Accordo da 8 milioni per la ricerca

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Patto tra l’università di Milano-Bicocca ed Eni per la ricerca e per accelerare la transizione energetica. Le risorse investite da entrambe le parti ammontano a circa 8 milioni di euro. L’accordo avrà la durata di cinque anni e si sviluppa lungo sei linee: fusione magnetica, batterie, geotermia e idrogeologia, applicazioni ambientali, caratterizzazione e modellazione geo-bio-idro-chimica e sanificazione e igienizzazione degli ambienti con tecnologie al plasma. "Questo accordo di ricerca congiunta si inserisce in un processo di profondo cambiamento nel rapporto tra mondo accademico e mondo delle imprese – spiega la rettrice Giovanna Iannantuoni –. Le università hanno compreso di dovere abbandonare le proprie torri d’avorio, aprendo le porte dei laboratori e centri di ricerca, condividendo i saperi e le idee, in un dialogo serrato e proficuo con il sistema produttivo". Va in questa direzione anche il potenziamento dei dottorati industriali, che rappresentano il 39% dei dottorati avviati in Bicocca e sono cresciuti di dieci punti percentuali rispetto al 2018. "Il nostro ateneo ha intrapreso questa rivoluzione culturale – continua Iannantuoni –. Una strategia fondamentale per dare avvio a progetti di ricerca che possano contribuire all’innovazione e al progresso della società". "La varietà tecnologica rappresenta la strada maestra per affrontare la transizione energetica nei molteplici ambiti in cui occorre intervenire per abbattere le emissioni – ribadisce l’Ad di Eni, Claudio Descalzi –. Le collaborazioni col mondo scientifico e con le eccellenze accademiche, come l’università Bicocca, sono imprescindibili per progredire a livello tecnologico".Si.Ba.

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