Accoltellato dopo lite sul tram, il tranviere eroe: "Così ho soccorso quel ragazzo"

Il conducente del 15 è sceso subito e per tamponare l’emorragia gli ha stretto intorno al torace una maglietta

Il tram 15 dove è scoppiata la rissa

Il tram 15 dove è scoppiata la rissa

Milano, 5 luglio 206 - All'improvviso lo ha visto "diventare bianco", "con gli occhi di chi se ne stava andando", "immerso in tanto sangue". E allora ha tolto lo sguardo da specchietto e monitor di bordo, ha lasciato la cabina di guida, è sceso dal tram ed è andato a soccorrere quel ragazzo. Per tamponare l’emorragia gli ha stretto intorno al torace una maglietta, appena smessa da un amico del ferito. Ancora ieri si chiedeva se avesse stretto il nodo a sufficienza. E in che condizioni fosse l’aggredito. Domande, pensieri e azione del tranviere in servizio domenica sera sulla linea 15, il primo a prestare aiuto all’albanese di 18 anni accoltellato presumibilmente da una banda di latinos alla fermata di Porta Lodovica. Il conducente ha riferito alla polizia quanto è riuscito a vedere e a sentire dalla postazione di guida.

Il suo racconto parte dalla fermata Giambologna, vicino alla discoteca Lime Light. Sono le 22.15 quando vi arriva col tram e passeranno minuti prima che possa ripartire. A terra urla, spintoni e caos la fanno da padrone. Una ventina di giovani, tra loro anche ragazze. Sembrano divisi in due gruppi, uno decisamente più numeroso dell’altro. Una colluttazione, più accenni di rissa. Alcuni di questi non fanno che salire e scendere dal tram. Avanti e indietro come schegge impazzite. In mezzo alle porte del convoglio c’è sempre qualcuno e il tranviere non riesce a chiuderle e a ripartire. Ci prova una volta, due, tre. Poi il gruppone decide di salire a bordo e di restarci. Ma il regolamento di conti pare non essere finito. La colluttazione pare continuare, stando a quello che si capisce dalla cabina di guida. Urla in spagnolo. Sono soprattutto voci di ragazze a riempire la vettura. Ad un tratto il monitor di bordo diventa nero, non restituisce più alcuna immagine. Il tranviere teme che qualcuno se la sia presa con le telecamere interne del tram. Solo un guasto momentaneo, invece. Situazione confusa, fino alle 22.30, quando il tram arriva in Porta Lodovica. Il conducente riferisce alla polizia di aver visto quei venti giovani abbandonare la vettura.

Sembra tutto finito, il tranviere è pronto a rimettersi in marcia quando un urlo di ragazza lo raggela: "No, non è possibile". È a quel punto che il dipendente Atm vede quel ragazzo farsi pallido e quegli occhi spegnersi. È a quel punto che vede i presunti aggressori dileguarsi dandosela a gambe. Allora scende, stringe la maglietta intorno al torace del ragazzo e chiama i soccorsi. Non si capacita, chiede ai ragazzi rimasti lì alla fermata, pietrificati, che fosse successo. Un amico del ferito gli assicura che quell’albanese di 18 anni non aveva avuto parte nella rissa, che si era messo in mezzo nel tentativo di separare chi la rissa la stava animando. E in quella è stato raggiunto dalle coltellate.

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