Milano, Niccolò Bettarini accoltellato fuori da discoteca: quattro arresti

Grave il figlio 19enne della conduttrice tv Simona Ventura e dell'ex calciatore Stefano Bettarini. Il questore sospende la licenza alla discoteca

Niccolò Bettarini con il padre Stefano e la mamma Simona Ventura

Niccolò Bettarini con il padre Stefano e la mamma Simona Ventura

Milano, 2 luglio 2018 - Una serata di divertimento finita nel sangue. Niccolò Bettarini, figlio diciannovenne dell’ex calciatore Stefano Bettarini e della conduttrice televisiva Simona Ventura, è stato accoltellato ieri prima dell’alba a pochi passi dall'Old Fashion, nota discoteca milaneseed è ricoverato all’ospedale Niguarda: undici fendenti sferrati con una lama (o un punteruolo) al tronco, all’addome e a un braccio. Nella notte gli Agenti  dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Squadra Mobile della Questura di Milano hanno sottoposto a fermo quattro persone: due  cittadini italiani di 24 e 29 anni e due cittadini albanesi di 23 e 29 anni. Il reato per cui si sta procedendo è di tentato omicidio. Il giovane - stando a quanto ricostruito - non aveva alcuna colpa ed è stato violentemente aggredito per motivi futili. La lite sarebbe iniziata in discoteca e proseguita fuori, e qui è avvenuta l'aggressione ai danni di Niccolò, intervenuto per difendere un conoscente. E' dunque escluso al momento che il figlio di Simona Ventura e del calciatore Stefano Bettarini, sia tra i primi ad aver partecipato alla lite. NICO_OBJ_FOTO_1_32161669

GLI AGGRESSORI - Nessuno dei quattro fermati ha ammesso di aver ferito il giovane durante gli interrogatori di ieri in Questura. Il principale sospettato di aver inferto le coltellate è D.G., 29 anni, che ha precedenti per lesioni e detenzione di materiale atto ad offendere ed era sottoposto al regime di sorveglianza speciale. Il secondo italiano, F.A., 24 anni, legato agli ultras dell'Inter era stato sottoposto in passato a Daspo ma non risulta avere precedenti penali. Dei due albanesi fermati, invece, uno è irregolare. In particolare, il 29enne "è stato quasi sempre trovato in possesso" negli ultimi anni, tra  il 2010 e il 2017, di "un coltello a serramanico". E' quanto si legge nel decreto della sorveglianza speciale emesso a suo carico, poco più di un anno fa, dai giudici Roia-Pontani-Benincasa e che evidenzia denunce e condanne anche per lesioni e rissa. La Questura segnalò a dicembre anche presunte minacce all'ex fidanzata.

ACCERTAMENTI - Gli investigatori della Squadra Mobile e della Volante stanno ricostruendo il ruolo di ognuno nell'aggressione e verificando la presenza di altre persone che hanno partecipato al pestaggio dal momento che gli amici del 'Betta', come è chiamato Niccolò, hanno raccontato di più persone avventarsi contro il giovane intervenuto Tentato omicidio a Milano, fermate 4 persone (La Presse)per difendere un amico che aveva litigato con un altro giovane degli per screzi accaduti in serate precedenti. Non sembrerebbe che l'aggressione sia stata premeditata, ma che sia stata frutto di un incontro e di eventi casuali. Nel frattempo sono stati eseguiti dei sequestri a casa dei quattro fermati: vestiti e altro materiale che sarà utile a ricostruire la dinamica dell'accaduto. Data la "gravità" dell'aggressione ai danni Niccolò Bettarini, figlio dell'ex calciatore Stefano e di Simona Ventura, c'è il rischio che, se lasciati liberi, i quattro fermati per tentato omicidio possano essere protagonisti di altri fatti di sangue. Lo ha evidenziato il pm di Milano Elio Ramondini nella richiesta di custodia cautelare in carcere dove ha contestato il pericolo di reiterazione del reato e anche quelli di fuga e inquinamento probatorio.

IL PROVVEDIMENTO - Il questore di Milano, Marcello Cardona, ha sospeso per trenta giorni la licenza alla discoteca milanese vicino a cui è avvenuto l'accoltellamento. Il provvedimento è stato notificato a cura degli agenti del commissariato Centro che hanno apposto i sigilli. La polizia ha spiegato che "dalla prima attività di indagine" svolta dai "quattro equipaggi delle Volanti intervenute presso la discoteca a seguito della segnalazione di un'accesa lite e di una persona ferita da arma da taglio", "emergeva che all'interno della discoteca, poco prima, un amico del ragazzo, che successivamente sarebbe stato aggredito, veniva avvicinato da altri giovani, uno dei quali lo colpiva con degli schiaffi". Un addetto alla sicurezza della discoteca si sarebbe limitato a parlare con l'autore dell'aggressione, un albanese, senza richiedere l'intervento alle forze dell'ordine". La lite poi sarebbe proseguita all'esterno, dapprima con il coinvolgimento del ragazzo schiaffeggiato in discoteca. "In suo soccorso giungevano alcuni amici, tra cui la  vittima" continua la nota degli uffici di via Fatebenefratelli, spiegando che "una guardia giurata, estranea al personale della discoteca, che si trovava nella zona, si avvedeva di un nutrito gruppo di persone e tra questi di un uomo con un grosso coltello tra le mani e pertanto aveva richiesto l'intervento degli agenti delle Volanti". 

Il tweet di Simona Ventura (Twitter)SIMONA VENTURA: "SEI STATO CORAGGIOSO" - La ricostruzione dei fatti al momento è basata sulle testimonianze di altri giovani, mentre si sta cercando di comporre le immagini delle numerose telecamere di sorveglianza presenti in zona. Fondamentale sarà anche il racconto di Niccolò, appena le condizioni glielo permetteranno. Il 19enne è stato operato questa mattina. "L'intervento è durato circa due ore - ha reso noto l'ospedale -. durante le quali i chirurghi hanno ricostruito il nervo lesionato nell'arto superiore" e "l'operazione è perfettamente riuscita". "La valutazione del recupero delle funzionalità della mano - ha aggiunto il Niguarda - come sempre in questo tipo di interventi, richiederà alcuni mesi". Il miglioramento delle condizioni del giovane ha sollevato la famiglia del ragazzo. "Dopo questa lunga, lunghissima giornata, posso dire che è andata bene - ha scritto su Twitter Simona Ventura postando una fotografia del figlio -. Stai migliorando, grazie a Dio... Sei stato coraggioso e ti voglio bene e anche di più".

STEFANO BETTARINI: "CHI HA SBAGLIATO PAGHI" - Niccolò aveva trascorso la sera nel locale con gli amici. Gli agenti della Squadra mobile e delle Volanti hanno ascoltato i testimoni, a partire dagli amici del 19enne. "Non so perché sia scoppiata la lite ma si sono accaniti contro il Betta, ne ho spinto via uno. Lui perdeva molto sangue", ha raccontato uno di loro. Testimonianze drammatiche: "Erano come animali". Dal padre di Niccolò, Stefano Bettarini, arriva la richiesta che chi ha sbagliato paghi: "Hai sempre avuto senso di protezione per tutti, soprattutto per i più deboli - ha scritto l'ex calciatore su Instagram, rivolgendosi al figlio -. Sempre orgoglioso di te! Ora chi ha sbagliato paghi". 

(ha collaborato MARIANNA VAZZANA)

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