Abiti usati destinati ai bisognosi: "Rivenduti illecitamente, profitti fino a 3 milioni"

Stando alle accuse anziché essere destinati a persone meno abbienti, venivano rivenduti a titolari di società operanti nel settore del commercio di vestiti. Scattano perquisizioni e sequestri di beni

I carabinieri del Noe in azione (immagine di repertorio)

I carabinieri del Noe in azione (immagine di repertorio)

Milano, 28 novembre 2017 - Secondo le accuse gestivano illecitamente abiti usati destinati ai bisognosi dietro il paravento di un'associazione no profit ligure: per questo dalle prime ore di questa mattina - a conclusione di una complessa attività d'indagine svolta dai Carabinieri del N.O.E. di Milano e coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano/D.D.A. - i Carabinieri del Gruppo per la Tutela dell'Ambiente di Milano, in Lombardia, Piemonte, Liguria e Campania, in collaborazione con i Comandi Provinciali Carabinieri territorialmente competenti, stanno dando esecuzione a vari provvedimenti cautelari oltre a perquisizioni e sequestri di beni.

Stando a quanto ricostruito gli abiti usati, anziché essere destinati a persone meno abbienti, venivano invece successivamente rivenduti a titolari di società operanti nel settore del commercio di vestiti della Campania e della Tunisia. In base alle accuse, grazie alla presunta illecita gestione di oltre 10.000 tonnellate di capi di abbigliamento, gli indagati avrebbero realizzato un ingiusto profitto quantificabile in circa 3 milioni di euro

 

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