Scala di Milano: "Abbiamo tutelato i salari. Ora pensiamo a ripartire"

Sì all’accordo sulla cassa Covid alla Scala, il segretario Slc Cgil Paolo Puglisi: "Riapertura in totale sicurezza. Tagli ai compensi dei manager? Auspicabile"

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"È un buon accordo: siamo riusciti a tutelare i salari di tutti i lavoratori della Scala, compresi gli intermittenti". Ieri Paolo Puglisi, segretario milanese Slc Cgil, ha spiegato in video-assemblea ai dipendenti del Piermarini i termini dell’intesa raggiunta sabato con la dirigenza del teatro sul Fondo integrativo salariale (Fis), l’ammortizzatore sociale con causale "Covid-19" introdotto per fronteggiare il periodo prolungato di lockdown: stipendio reintegrato all’80% in cambio di una moratoria biennale sul rinnovo del contratto unico.

È stata una trattativa lunga.

"Noi avevamo in testa un unico obiettivo: salvaguardare il reddito dei lavoratori in un momento estremamente complicato. Secondo me, siamo riusciti nel nostro intento, inserendo nell’accordo pure gli “intermittenti“".

Oltre alle preoccupazioni di natura economica, cosa chiedono in questi giorni gli scaligeri?

"Di poter tornare presto in teatro per ricominciare a lavorare. Ovviamente, tutti vogliono che il rientro avvenga in totale sicurezza, e a tal proposito abbiamo previsto la creazione di un gruppo di lavoro ad hoc per studiare le misure da adottare".

In una lettera unitaria, lei e i delegati di Cisl, Fials e Uil avete suggerito l’ipotesi degli spettacoli in streaming, in attesa della vera ripresa.

"È un’idea da sviluppare attentamente, fermo restando che si tratta di una soluzione temporanea che non può sostituirsi allo spettacolo dal vivo: questo lavoro è fatto di condivisione con il pubblico, di emozioni trasmesse dal palco alla platea. Tuttavia, abbiamo gli strumenti tecnologici adeguati per pensare a un’alternativa del genere".

In una lettera ai dipendenti, il sovrintendente Dominique Meyer ha parlato di "ripresa difficile". Come immagina la ripartenza?

"Complicata da più punti di vista. Penso ad esempio al pubblico: in tanti, in mancanza di un vaccino, potrebbero aver paura di frequentare posti affollati. Detto questo, dobbiamo studiare le contromisure adatte: dai dispositivi di protezione al distanziamento all’interno del teatro".

Nel testo dell’accordo, è stata inserita una nota che fa riferimento a "iniziative di manifestazione concreta" di solidarietà da parte dei dirigenti: crede che i manager dovrebbero tagliarsi gli stipendi?

"È auspicabile, anche se devono decidere loro cosa fare. Sarebbe un gesto di vicinanza al resto del teatro in un momento difficile".© RIPRODUZIONE RISERVATA

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