"Abbiamo paura a uscire di casa"

Dopo il tentato omicidio di due fratelli, sindaco e residenti chiedono più controlli e un commissariato

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di Francesca Grillo

I video ripresi da alcuni ragazzi e pubblicati su canali Telegram, ormai pieni di scene di violenze immortalate con i telefonini e condivise con il mondo, raccontano di una brutale aggressione. I due fratelli, 20 e 26 anni, origini marocchine, sono davanti ai negozi di via Mimose. Altri, forse coetanei dal poco che si riesce a percepire dai video e dalle testimonianze raccolte sul posto, sono armati di mazze, bastoni, coltelli. Spunta anche quello che sembra un machete, ma le immagini in quel punto diventano offuscate. Le persone passano, guardano, non osano intervenire. E fanno bene, perché gli aggressori iniziano a colpire come furie, senza sosta. Altri che percorrevano la via verso le 18 di domenica scappano, pieni di paura. Poi, quando il raid punitivo termina la feroce carica, qualcuno si avvicina ai corpi stesi per terra dei due fratelli. Il più grande viene soccorso e portato intubato all’ospedale Humanitas, dove ancora si trova in prognosi riservata, in condizioni gravissime. Il fratello più giovane viene preso solo di striscio dalle lame e riporta ferite superficiali. Sulle tracce degli aggressori sono i carabinieri della compagnia di Corsico, intervenuti in pochi minuti dalla chiamata di aiuto. Si indaga sui giri dei fratelli, all’interno di un contesto di delinquenza e spaccio. Quello di via Mimose e di tutto il quartiere, preso di mira da criminali e balordi, secondo le voci della strada, degli abitanti, dei negozianti che denunciano "una situazione esasperante. Abbiamo paura, non possiamo neanche scendere con il cane per una passeggiata la sera. Qui la droga gira a ogni ora, non si fanno ormai neanche più scrupoli di essere visti, di trovarsi di fronte ai bambini". Una situazione ben nota al sindaco Gianni Ferretti, intervenuto sul posto subito dopo l’aggressione.

"Questa zona è da tempo luogo di spaccio, anche alla luce del sole. Ho scritto una lettera al prefetto per mettere in evidenza la situazione ed esternare le nostre preoccupazioni – ha commentato Ferretti –. L’obiettivo è ottenere un potenziamento delle forze dell’ordine per presidiare la città". Il primo cittadino avanza anche una proposta: "Necessario – dichiara – avere a Rozzano un commissariato di polizia, per garantire maggiore sicurezza". Un’idea che i cittadini appoggiano: "I carabinieri sono troppo pochi".

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