"A tavola con i batteri" è il progetto del Majorana

Il liceo scientifico di Rho è tra gli 8 finalisti che si contenderanno il concorso Mad for science

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di Roberta Rampini

Un progetto “A tavola con i batteri: benessere e salute”, cinque esperienze didattiche, un team formato da alcuni studenti dell’indirizzo scienze applicate guidato dalla docente di scienze Rosanna Gnisci, tre sponsor e il sogno di un laboratorio di chimica all’avanguardia. C’è anche il liceo scientifico Majorana di Rho tra gli otto Istituti finalisti della sesta edizione del concorso nazionale Mad for Science 2022 promosso dalla Fondazione DiaSorian e in programma il 26 maggio. In palio c’è un montepremi complessivo di 177.500 euro da investire nel proprio laboratorio di scienze. La sfida vedrà i finalisti confrontarsi sul tema “Le biotecnologie al servizio della salute dell’uomo e dell’ambiente”, con l’elaborazione di 5 esperienze sperimentali su come le biotecnologie possono essere utilizzate in laboratorio o sul campo per garantire la salute delle persone e del Pianeta. "Siamo molto contenti di essere tra i finalisti - racconta la professoressa - l’anno scorso gli alunni della quarta F avevamo partecipato con un progetto sulla liofilizzazione e non erano riusciti a ottenere l’agognata vittoria, questo ci ha spinto gli studenti a riprovare e partecipare ancora al concorso".

Il team dell’edizione 2022 è formato dagli studenti, Luca Cutrò, Fabrizio Chiesa, Alessandro Bullani, Arianna Briuglia e Marco Limonta. Mesi di studio dei microrganismi associati alla fermentazione, "l’obiettivo del progetto è quello di valorizzare l’uso di probiotici nella dieta perché hanno effetti positivi sull’organismo dal punto di vista del benessere e della salute e permettono inoltre di avere una bassa impronta ecologica anche dal punto di vista degli sprechi, in accordo con i goal dell’Agenda 2030 dell’Onu - spiegano gli studenti -. Il progetto si collega alle applicazioni delle biotecnologie". Accanto ai liceali anche gli sponsor, "Sacco System, che ci ha permesso di realizzare le nostre 5 esperienze nella loro sede e BioC-CheM Solutions". E infine l’Università degli studi di Milano Bicocca. Il 26 maggio una giuria di esperti sarà chiamata a giudicare gli otto team finalisti tra cui anche quello del liceo scientifico rhodense. I primi due istituti classificati verranno premiati con l’implementazione del biolaboratorio e la fornitura di materiali. "Noi puntiamo al premio per migliorare il nostro laboratorio di chimica - confessano gli studenti - oltre a una Lim".

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