A processo il rapper Kappa 24

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Va a processo con rito abbreviato a maggio Islam Abdel Karim, ossia il rapper 32enne ““Kappa_24K“ arrestato il 4 febbraio scorso. È accusato di "detenzione e porto sulla pubblica via di arma da sparo ed esplosione in aria di più colpi" in "luogo pubblico affollato" per aver preso parte alla sparatoria dell’8 gennaio in piazza Monte Falterona, quartiere San Siro. E con lui è imputato, sempre davanti al gup Tiziana Gueli, il pregiudicato per fatti di droga Carlo Testa, 51 anni, finito in carcere per tentato omicidio.

Stando alle indagini della Squadra mobile coordinate dal pm Stefano Civardi, sarebbe stato Testa (che ha chiesto il processo con rito immediato) a ferire gravemente un 26enne egiziano, quando il vero obiettivo doveva essere proprio “24K“. La sparatoria di quella sera era arrivata in seguito ad un’escalation di violenze che avevano visto contrapposti due gruppi di rapper, quelli di San Siro e quelli di piazza Prealpi. Tra i motivi della lite, gli sfottò tra le due “crew“ sul web, il cosiddetto “dissing“ (una gara d’insulti), ma anche la spartizione dei compensi dalle case discografiche.

Testa, sempre secondo le indagini, avrebbe cambiato fronte, passando al gruppo antagonista di piazza Prealpi, di cui farebbero parte anche i rapper Rondo da Sosa, Simba la Rue e Keta, anche loro noti alle cronache.

Un testimone aveva messo a verbale che poco prima uno dei rapper in una videochiamata aveva detto: "...venite qui, siamo in piazza Falterona, vi sparo in faccia". Intercettato l’11 gennaio “24K“ diceva "se lo becco io prima che lo trovano le forze dell’ordine (riferendosi a Testa, ndr.) lo mando in coma (...) a me viene a fare questo (...) mi fai l’agguato con trenta persone, figlio di p..., infame".

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