"A Pasqua una dose a tutti gli over 80"

La Regione: entro oggi 300mila sms di prenotazione agli anziani. Se riparte AstraZeneca, un milione di vaccinati entro fine settimana

Le vaccinazioni sono ripartite per gli over 80 al drive-through di Trenno

Le vaccinazioni sono ripartite per gli over 80 al drive-through di Trenno

di Giulia Bonezzi

Entro oggi sms o telefonate per confermare l’appuntamento a trecentomila ultraottantenni che ancora son sospesi in attesa del vaccino antiCovid, e "qualche giorno dopo Pasqua" la conclusione del giro della prima dose di Pfizer o Moderna a tutti i quasi 600mila “over” che hanno aderito sul portale di Aria: è il programma che il direttore generale del Welfare lombardo Giovanni Pavesi ha illustrato durante l’aggiornamento settimanale alla Commissione Sanità del Pirellone. Ieri, alla vigilia del verdetto dell’Ema su un possibile sblocco di AstraZeneca che consentirebbe di arrivare entro la fine della settimana ad aver iniettato almeno una dose di vaccino a un milione di lombardi (uno su dieci considerando però anche gli under 16 che ancora non hanno un vaccino approvato per loro). Al milione di dosi iniettate la Lombardia era arrivata sabato scorso, ma "il 20-25% erano richiami", ha spiegato il dg ricordando che già la prima somministrazione costituisce "una copertura importante per evitare la malattia grave" e l’ospedale. Che il vaccino sia Pfizer o AstraZeneca, a seguito del quale, sottolinea Pavesi, sinora in Lombardia non sono stati registrati "eventi avversi importanti, che abbiano chiesto un ricovero". Se la valutazione dell’agenzia europea del farmaco su alcune segnalazioni di tromboembolie rare escluderà il collegamento con AstraZeneca, il dg confida che i 33.500 appuntamenti saltati in tre giorni di sospensione possano essere recuperati in una settimana, lavorando in overbooking e allungando gli orari "senza alterare il calendario vaccinale".

Che intanto va avanti con Pfizer e Moderna, dei quali la Lombardia ha consumato rispettivamente l’87% e il 50% delle scorte in magazzino, contro il 36% di AstraZeneca. Si useranno solo i vaccini a mRna per i "300-350mila estremamente vulnerabili", che saranno chiamati direttamente dagli ospedali che li hanno in cura, e i disabili gravi, il cui riferimento sono i loro medici di base: "Per me li devono vaccinare, comunque sono tenuti a segnalarli alle Ats perché mandino le Usca", sottolinea il dg. Avanti con Pfizer e Moderna anche per gli ultraottantenni, che ieri hanno riaperto la linea vaccinale del drive-through di Trenno: con le prenotazioni in arrivo entro oggi, ragiona il dg, "arriveremo al 65 - 70%" di quelli che hanno dato l’adesione sul portale di Aria, considerando anche coloro che hanno già ricevuto la prima dose, "il 35% circa" su 700mila da vaccinare, poiché, ha ricordato Pavesi, la platea di 726mila include gli over 80 tra i 58mila ospiti di Rsa già coperti insieme agli operatori della sanità pubblica e delle residenze nella fase 1; che "riteniamo ormai conclusa", così come il primo giro di AstraZeneca per le forze dell’ordine. "Salvo situazioni imprevedibili", confida Pavesi, dovrebbe essere conclusa anche la fase degli "svarioni" del portale di Aria, nella parte in cui spediva anziani in centri vaccinali lontani da casa, mentre non c’è una data per il passaggio alla piattaforma di Poste Italiane che scenderà in campo nella "fase massiva" della campagna. Ieri la Regione ha approvato accordi con i privati, le coop di medici di base e l’Avis, stanziando 32 milioni più dei 16 già a bilancio per potenziare il parco vaccinatori. L’obiettivo è sempre dare almeno una dose a chi la vuole entro l’estate. Vaccini permettendo, perché AstraZeneca, anche se oggi sarà sdoganato, ha annunciato che consegnerà all’Ue 70 milioni di dosi invece di 180 previsti entro fine giugno.