Gorgonzola, don Paolo Zago: "A Messa con la mascherina Ffp2"

Parrocchia di Gorgonzola, su 5 preti 2 sono positivi. L’invito del sacerdoteo: fedeli, prima la sicurezza

Don Paolo Zago

Don Paolo Zago

di Monica Autunno

"Nessun obbligo ma un invito", a Messa meglio con la mascherina Ffp2: "Possiamo continuare ad incontrarci: ma farlo in sicurezza e dimostrando senso di responsabilità è un dovere di noi tutti". Così don Paolo Zago, parroco della Chiesa dei santi Protaso e Gervaso a Gorgonzola e responsabile delle tonache del Decanato di Melzo. Per la parrocchia gorgonzolese un inizio anno con il botto, e fra molte difficoltà. Su cinque parroci due positivi, "siamo riusciti a mantenere le attività, dalle Messe alle visite a chi ha bisogno, con molta fatica e impegno. Tutelarci e indurre i fedeli a tutelarsi è giusto".

La prima buona notizia è arrivata intanto ieri. Uno dei due preti contagiati nei giorni fra Natale e Capodanno si è negativizzato, "attendiamo l’altro per tornare a pieno regime - così don Paolo -. Altri problemi speriamo di non averne, siamo tutti vaccinati con tre dosi". Ai fedeli l’invito a prendere sul serio ogni misura anti contagio. "Le limitazioni che poniamo, a Messa o nelle funzioni pubbliche, sono quelle stabilite dalla legge. Ma occorre fare anche qualche cosa di più. Chiaro, non si parla di obbligo. Ma se la mascherina Ffp2 protegge maggiormente, io dico indossiamola. È un invito che lancio ai fedeli, peraltro sinora molto responsabili". Proprio nelle ultime ore la polemica suscitata dall’omelia dai toni no vax di un parroco del Pavese. "Una voce contro mille, che come spesso capita fa notizia. Ma sono casi isolati. Fra noi colleghi c’è fronte comune in tema sicurezza e prevenzione". Un anno difficile che si chiude, quello nuovo che si apre all’insegna della preoccupazione. "Per la pandemia, certamente - così il parroco - ma personalmente sono molto preoccupato anche delle condizioni di difficoltà in cui già si trovano, e ancora più potrebbero trovarsi, tante famiglie, a causa degli annunciati rincari". Centoquaranta famiglie, l’altro giorno, a ricevere il pacco cibo della Caritas.

"Un numero esorbitante. Io temo davvero che se la batosta- bollette dovesse essere quella che si profila, molte famiglie non riusciranno a sostenerla. E andranno sostenute". L’attività "resistente" dei parroci gorgonzolesi anche nelle parole di don Carlo Seno, nella sua omelia domenicale: "Non vediamo l’ora che finisca. Siamo stanchi di mascherine, distanziamenti, regole, numeri che ogni giorno ci sconfortano. Ma ci sono due modi per affrontare tutto ciò: arrendersi allo sconforto e alla tentazione continua della lamentela; o considerare questo tempo come una prova da affrontare. Una pausa difficile in cui costruire il mondo di domani".