"A causare quell’incendio fu la sorella"

"Nessun duplice omicidio: l’incendio era stato appiccato da Carla nel tentativo di suicidarsi". Così i difensori di Giuseppe Agrati, l’uomo accusato del duplice omicidio delle sorelle, si preparano al ricorso in appello su uno dei casi più controversi degli ultimi anni, quello dell’incendio divampato in un appartamento di via Roma in quel di Cerro nella notte tra il 12 e il 13 aprile 2015. La Corte d’Assise di Busto Arsizio per quanto accaduto aveva condannato Giuseppe Agrati all’ergastolo con l’accusa di duplice omicidio. Il tutto dopo un anno di dibattimento ed una serie infinita di perizie. Da allora i legali dell’uomo hanno subito proposto appello contro la decisione della Corte d’Assise di Busto Arsizio. Adesso il processo, che inizia domani, si sposta alla seconda sezione della Corte d’Assise d’Appello di Milano.

Agrati non si è mai dichiarato colpevole, anzi ha sempre messo davanti la propria innocenza. Agrati era stato prima indagato per la morte delle sorelle, poi nel novembre 2019 arrestato sempre per il medesimo reato. Una storia che stava per finire archiviata, fino all’intervento di un parente che aveva fatto appello contro la richiesta di archiviazione. Poi la sequenza di eventi cche proseguiranno col processo di appello.

Ch.S.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro