A 19 anni uccide e seziona il padre Disposta la perizia psichiatrica

Perizia psichiatrica in incidente probatorio per Gianluca Loprete, il 19enne che domenica 12 giugno ha ucciso a coltellate il padre Antonio, 57 anni. A disporla ieri è stata la giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Monza Silvia Pansini, su richiesta del magistrato che coordina le indagini sul delitto dei carabinieri di Sesto San Giovanni, il pm della Procura di Monza Carlo Cinque. La formula dell’incidente probatorio serve a trasformare la perizia in una prova come atto irripetibile in vista del processo davanti alla Corte di Assise. Un esperto nominato dalla Procura e un collega nominato dalla difesa dell’indagato dovranno esaminare il 19enne e dichiarare se era capace di intendere e di volere quando ha ucciso suo padre e se è capace di stare a giudizio e socialmente pericoloso. Nel caso di diagnosi di infermità totale di mente, per Gianluca Loprete è scontata una sentenza di assoluzione e la misura di sicurezza del ricovero in una struttura psichiatrica. Per l’esito della perizia si torna in aula a novembre. "Ho ucciso mio padre", ha detto al 112 Gianluca Loprete dopo l’omicidio. Sono state le uniche parole pronunciate dal 19enne, di fatto confessando di essere il responsabile della morte del genitore. Il 57enne è stato trovato in camera da letto, smembrato e sezionato in diverse parti. Le tracce di sangue più consistenti proprio sul letto, dove è stato trovato anche un coltello da cucina, identificato come l’arma del delitto. Sia il padre che il figlio, che vivevano insieme, soffrivano di depressione. Stefania Totaro

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