Milano, 5 aprile 2014 - Da un lato gli approfondimenti della Sovrintendenza, dall’altro le divisioni tra i residenti di zona 1: a pochi giorni dall’avvio dei lavori, fissato per l’ultima settimana di aprile, entra nel vivo il confronto sul progetto di pedonalizzare piazza Castello. Partiamo dalla Sovrintendenza. Da settembre il Comune intende installare nella piazza, ormai pedonalizzata, nove chioschi, cinque per la vendita di alimenti a chilometro zero, due per la vendita di souvenir e un chiosco a testa per fiori e libri. Intorno ai chioschi si prevedono tavolini e sedie all’aperto. Ma anche sdraio che richiamino in colori delle bandiere dei Paesi partecipanti all’Expo.

Queste, a differenza di tavolini e sedie, non saranno riservate agli avventori dei chioschi ma a disposizione dei passanti. Infine, nei progetti di Palazzo Marino c’è una nuova e provvisoria pavimentazione che renda distinguibile al primo sguardo l’isola pedonale, nuove fioriere e nuovi paracarri in granito. Tutto pacifico? Prematuro rispondere. «Bisogna ancora valutare la compatibilità degli arredi previsti nella piazza con il contesto del Castello Sforzesco — fa sapere il Sovrintendente Alberto Artioli —: potremo esprimerci solo una volta ricevuto il progetto ma è del tutto evidente che è necessario tutelare il Castello e l’estetica della zona, soprattutto in riferimento ai chioschi».

La nuova pavimentazione e le sdraio, in quanto provvisorie, non dovrebbero essere oggetto di confronto ma l’impressione è che servirà una mediazione tra Palazzo Marino e la Sovrintendenza. Ma la Giunta al progetto tiene parecchio. Come si ricorderà fu annunciato dal sindaco Giuliano Pisapia a gennaio durante gli Stati generali della maggioranza. «Quest’isola pedonale — spiega Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità, a riprova dell’importanza attribuita al progetto — si inserisce nel solco delle pedonalizzazione di via Dante e corso Vittorio Emanuele. Nessun approccio ideologico, però: proviamo a farla, dovesse andar male apporteremo modifiche».

Parole che Maran ha ripetuto anche giovedì nell’assemblea pubblica al Cam Garibaldi. Divisi i residenti di zona 1. «Decisamente contrari perché con l’isola il traffico in Foro Bonaparte andrà in tilt e la piazza sarà invasa dalla movida: altro che sdraio, il Comune pensi alle buche» protestano Clarissa Della Grazia, Marina Polverini e Franco Spirito. Per Guido Bordiga, Nicola Galbarini e Matteo Bianchi bisogna invece «andare nella direzione indicata dalla Giunta: valorizzare le zone della città preservandole da traffico e sosta selvaggia».

giambattista.anastasio@ilgiorno.net