Milano, 30 marzo 2014 - Dalla strage di Piazza Fontana al caso Calabresi, dalla vicenda del Banco Ambrosiano a Tangentopoli. Gerardo D’Ambrosio, scomparso domenica 30 marzo  a 83 anni, è stato uno dei principali protagonisti del pool Mani pulite con Antonio Di Pietro, Francesco Saverio Borrelli, Piercamillo Davigo e Gherardo Colombo. D’Ambrosio, nato a Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, nel 1930, e’ entrato in magistratura nel 1957. Dopo un incarico alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola viene trasferito prima al Tribunale di Voghera poi a quello di Milano.

Nel 1981 passa alla Procura Generale di Milano come sostituto procuratore generale e nel 1989 viene nominato Procuratore aggiunto al Dipartimento criminalita’ organizzata. Due anni dopo, con l’esplosione della vicenda Tangentopoli, il passaggio alla sezione reati contro la pubblica amministrazione. Nel 1999 arriva la nomina a Procuratore capo della Procura della Repubblica di Milano, incarico che coprira’ fino al 2002 quando viene posto a riposto per limiti d’eta’. D’Ambrosio e’ stato anche parlamentare: senatore dei Democratici di sinistra nel 2006 e del Pd nel 2008.

(Agi)