Milano, 24 marzo 2014 - Via agli scavi per la nuova linea 4 della metropolitana. Ieri mattina, nel cantiere a ridosso dell’aeroporto di Linate, sono entrate in azione le due talpe meccaniche che, metro dopo metro, dovranno farsi largo nel sottosuolo per realizzare le gallerie lungo le quali correranno i treni della più tormentata delle metropolitane milanesi. Nessuno sfoggio di fantasia, contrariamente al costume recente: «801» e «802», così sono state battezzate le macchine, entrambe reduci da una missione ad Abu Dhabi, dove hanno provveduto agli scavi per le fognature. Partiti ieri, i lavori per realizzare l’intera tratta della metropolitana 4 si concluderanno solo tra 78 mesi, come annunciato dal ministro a Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, direttamente dal cantiere di Linate. Detto altrimenti, prima che la linea entri in servizio occorreranno 6 anni e mezzo.  C’è da attendere fino all’autunno del 2020.

A quel punto la nuova metropolitana attraverserà Milano da est ad ovest: un capolinea coinciderà proprio con l’aeroporto di Linate, l’altro con la stazione ferroviaria di San Cristoforo. In tutto fanno 14,2 chilometri di percorso scanditi da 21 stazioni. Sei quelle di interscambio con le altre linee ferroviarie sotterranee o di superficie: Forlanini Fs, Dateo, San Babila, Sforza-Policlinico, Sant’Ambrogio e San Cristoforo Fs. A complicare la tabelle di marcia, oltre ai contenziosi e ai ritardi accumulati finora, c’è anche l’Expo del 2015: durante i 6 mesi dell’evento, infatti, la città dovrà essere il più possibile libera da cantieri. Ecco perché entreranno nel vivo solo nel 2016 i lavori per realizzare le stazioni più centrali della M4: da via Washington a piazza Tricolore passando per via Foppa, parco Solari, via De Amicis e Santa Sofia.

La scadenza inizialmente fissata per la nuova metropolitana era però quella del primo maggio del 205, giorno di inizio proprio dell’Expo. è ormai certo che per quella data non sarà pronta neppure la minitratta compresa tra l’aeroporto di Linate e lo scalo ferroviario di Forlanini: tre stazioni, due quelle che si contava di aprire in tempo utile per l’evento. «Speriamo che la talpa faccia la lepre», dice Lupi. Ma così non sarà. Questione di matematica. Calate a 12 metri di profondità sotto viale Forlanini, le due talpe entrate in azione ieri a ridosso dell’aeroporto scaveranno dai 15 ai 18 metri al giorno, in questa prima fase verso il centro città. I metri che separano Linate dalla stazione ferroviaria di Forlanini, però, sono 3.200.

Nella migliore delle ipotesi, le talpe impiegheranno quindi 180 giorni per coprire tale distanza. Tradotto: le due gallerie saranno completate solo ad ottobre 2014. Una volta completate le gallerie, occorrono due mesi per smontare le talpe. E si va a dicembre 2014. Da lì al primo maggio 2015 solo 5 mesi di tempo: troppo pochi per allestire le stazioni, collaudare i binari sui quali correranno i 47 treni senza conducente a disposizione della nuova linea e ottenere, infine, dal ministero il via libera all’apertura delle corse. Resta da capire, però, se le stazioni della minitratta Forlanini, una volta completate, possano essere aperte al pubblico senza attendere che sia completata tutta la linea. Una decisione in merito non c’è ancora ma con buona probabilità per la minitratta non si attenderà il 2020, anche perché la logica del project financing esige che i ricavi arrivino il prima possibile. Proprio per coprire i finanziamenti e rientrare in parte dalle spese, pari a 1,8 miliardi di euro.

giambattista.anastasio@ilgiorno.net