Milano, 21 marzo 2014 - Batte il piede, si scatena come una rockstar e incanta i giudici di “The Voice” grazie alla sua voce mentre il pubblico applaude e le consorelle ballano dietro le quinte. Suor Cristina Scuccia, 25enne siciliana dell’ordine delle Orsoline, è la vera rivelazione della seconda puntata del talent, andata in onda mercoledì su Raidue. «Ho un dono e ve lo offro» spiega la ragazza, che vive a Milano nella sede della congregazione di via Monfalcone. Il brano che l’ha portata al trionfo in prima serata è “No one” di Alicia Keys: uno strano effetto vederlo cantare da una ragazza con l’abito religioso e senza un filo di trucco. Cristina ha lasciato a bocca aperta Raffaella Carrà, ha commosso J-Ax, il primo a voltarsi durante le “audizioni al buio”, ha stupito sia Piero Pelù sia Noemi. Tutti e quattro se la sono contesa, desiderosi di averla nella propria squadra, e la ragazza ha scelto il rapper tra l’entusiasmo generale. «Io e te – parola di J-Ax – siamo imbattibili, siamo il diavolo e l’acqua santa».

Inusuale, certo, vedere una suora concorrere in un talent. Ma guai a pensare che le suore debbano star chiuse: «Mi aspetto una telefonata da Papa Francesco – dice Cristina –, è lui che ci invita a evangelizzare, non a togliere ma a dare di più. Papa Francesco parla di una chiesa madre. Mi piacerebbe che la gente pensasse che la chiesa è ovunque, può stare con tutti. Solo perché siamo suore non possiamo esibirci? Chi lo ha detto?». Un principio che ricalca la missione delle Orsoline, aperta al coinvolgimento dei laici: «Con l’audacia, la gioia e la freschezza di chi ha trovato un tesoro e non può tenerlo nascosto, le Orsoline della Sacra famiglia sono consapevoli che la loro missione è costantemente da reinventare», si legge sul sito delle religiose. Cristina vive questa missione ogni giorno sapendo che il canto può essere uno strumento per avvicinare a Dio, per aiutare soprattutto i giovani a scoprire la fede. È Sister Act che diventa realtà.

«Verso i 14 anni – racconta suor Cristina – ho capito che non potevo fare a meno di cantare. Ho capito che il canto non era solo tecnica ma anche sensibilità, interpretazione, emozione». Dopo qualche anno, nel 2008, ha intrapreso il cammino religioso. A Palermo le Orsoline stavano organizzando un musical sulla fondatrice del loro ordine, sant’Angela Merici, e a lei è stato offerto il ruolo della protagonista. Inizialmente era indecisa, poi ha deciso di accettare. Ed è stata la molla che ha cambiato la sua vita: «Tutto è partito per gioco ma poi, interpretando il personaggio, ogni sera mi rendevo conto che la mia vita stava cambiando. Mi ponevo delle domande che prima non mi sarebbero mai passate per la testa».

Nel 2009 Cristina ha iniziato il postulandato; per due anni è andata in Brasile per il noviziato, nel 2012 ha preso i primi voti. A quel punto si è iscritta alla Star Rose Academy fondata dalle Orsoline e diretta da Claudia Koll, dove ha frequentato i corsi di canto e di ballo. Ha anche una sua pagina Facebook che a ieri contava oltre 6000 “mi piace”. «Voglio condividere la mia voce con tutti», sottolinea lei in queste ore. A supportarla insieme alle consorelle ci sono i genitori: «Credono in questo progetto grande che Dio ha su di me». Ora potrà portarlo avanti pure sul palco tv di “The Voice”.