Milano, 7 marzo 2014 - Concorso presidi ancora nel caos. Il Ministero dell'Istruzione ha bloccato le nomine dei nuovi dirigenti scolastici e 343 docenti giunti a Palazzo Lombardia da tutta Italia hanno dovuto firmare un contratto che gli consentirà di assumere l'incarico a partire da settembre e non da lunedì come si aspettavano. Tensione in Regione. La doccia fredda per il Provveditorato è arrivata ieri in tarda serata tramite un comunicato del Ministero delll'Istruzione che spiegava come, in seguito "alle numerose segnalazioni pervenute" dai sindacati e dalle famiglie, si invitava il Direttore scolastico regionale, Francesco de Sanctis, a "procedere con l'assegnazione della sede" a partire dal primo settembre.

Infatti l'entrata in ruolo dal 10 marzo, come stabilito dall'Ufficio scolastico regionale, "comporterebbe il conseguente allontanamento dall'insegnamento scolastico ad anno scolastico iniziato, con negative ripercussioni sulla continuità didattica e sullo svolgimento del valutazioni finali e dell'esame di stato". Il Miur aggiunge che "stante il divieto allo spostamento dei docenti dopo il 20esimo giorno dall'inizio delle lezioni, ne consegue "l'impossibilità del provvedimento".

Alla base della decisione probabilmente anche motivazioni economiche. L'inserimento di nuovi presidi ad anno iniziato e, conseguentemente di nuovi docenti supplenti, non avrebbe adeguata copertura economica. "Non ci possono trattare così - protestano i docenti -. Sono due anni che aspettiamo l'incarico che ci spetta". Verso mezzogiorno è arrivata la conferma della posizione del Ministero e il direttore scolastico regionale ha dovuto sottoporre ai vincitori del concorso un contratto con valore giuridico e la presa di incarico a partire da settembre. 

IL MINISTERO - I 355 vincitori del concorso per dirigente scolastico della Lombardia "possono stare tranquilli: firmeranno subito il loro contratto, avranno le loro sedi assegnate, inizieranno subito la loro formazione ed entreranno in servizio il primo settembre, con il nuovo anno scolastico". Così il ministro dell`Istruzione, delL'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, sull`esito del concorso per dirigenti scolastici della Lombardia.

"Riusciremo così a salvaguardare - spiega il ministro - le necessità dei lavoratori che da tre anni attendono di conoscere l`esito del concorso a cui hanno partecipato. Ma garantiremo anche il diritto
sacrosanto e inviolabile dei nostri bambini e ragazzi di vedersi garantita quella che tecnicamente si chiama la continuità didattica, evitando che quarantamila alunni si ritrovino a cambiar docente in corso
d'anno. Immettere in ruolo i nuovi 355 presidi a marzo avrebbe infatti significato doverli spostare dalle cattedre che occupano attualmente e, di conseguenza, rimandare in aula i 355 vicari che erano stati
nominati per coprire le dirigenze rimaste vuote. Con un balletto di insegnanti insopportabile a danno dei nostri studenti, molti dei quali sosterranno la maturità a giugno".

l Miur, conclude Giannini, "ha dato indicazioni sulla base di una visione politica chiara: la scuola è prima di tutto per gli alunni, a cui dobbiamo dare garanzia di continuità e qualità. Perciò faremo i contratti ai nuovi dirigenti con decorrenza da oggi e presa di servizio dal primo di settembre. Nel frattempo partirà anche la loro formazione in modo che dal settembre possano essere pienamente operativi. Questa è l`unica soluzione che ci consente di mettere in fila il diritto-dovere all`educazione per tutti: alunni, famiglie e insegnanti".