Milano, 25 febbraio 2014 - A due anni di distanza dal precedente passaggio in Italia, i Simple Minds si ripresentano in scena per ripercorrere tutta la loro carriera in note e questa sera fanno tappa all’Alcatraz per un concerto da tutto esaurito. Quello di due anni fa, per la band di Jim Kerr era stato un breve ma intenso tour durante il quale la band scozzese aveva riproposto dal vivo, con una scaletta di oltre due ore di show, materiale tratto dai primi cinque acclamati album che sono finiti meritatamente nella storia del rock internazionale. Questa volta, invece, tocca a tutti i più grandi successi della carriera che il gruppo ha deciso di raccogliere anche nell’album «Celebrate - The greatest hits», pubblicato lo scorso mese di marzo e che riassume tappa per tappa tutta la carriera del gruppo che è stato tra i più significativi del rock anni Ottanta.

Nati sul finire degli anni Settanta ed esplosi a livello mondiale nel decennio successivo, Kerr e soci hanno raggiunto la popolarità dopo avere scritto un lavoro da studio come «New Gold Dream», vero e proprio inno new wave rock dell’epoca. Scopritori di suoni, innovatori e rivoluzionari, tra avant-garde e art-rock, pop e ambient, i Simple Minds hanno raggiunto negli anni numerose volte le vette delle classifiche di vendita con dischi come «Life In A Day», «Real To Real Cacophony», «Empire And Dance», e tutti gli altri album contenuti nello speciale box-set che la band ha pubblicato nel 2012 e contenente cinque brani dei cinque dischi di maggiore successo, realizzati nel prolifico periodo compreso tra la fine dei Settanta e gli Ottant, oltre a inediti, rarità e b-sides. Gli stessi cinque album sono poi quelli che hanno avuto un grande impatto sulla scena musicale di quegli anni, tra i primi vagiti della new-wave arricchita di elettronica, andando ad influenzare negli anni band come Manic Street Preachers, Primal Scream e tante altre a seguire.

Tra i brano più famosi del gruppo c’è anche quel «Mandela day» che gli scozzesi avevano dedicato al leader anti-apartheid e futuro Presidente sudaficano. «È stato un onore per noi averlo incontrato - ha raccontato Jim Kerr alla notizia della scomparsa di Mandela - e di tutte le migliaia di concerti a cui i Simple Minds hanno preso parte in più di trentacinque anni, il più memorabile per me è stato il “The Nelson Mandela 70th Birthday Tribute” andato in scena nel Giugno 1988 allo stadio di Wembley a Londra. E’ stato il più grande e spettacolare evento pop-politico di tutti i tempi, una versione più politica di Live Aid con l’obiettivo di elevare la coscienza piuttosto che di raccogliere denaro». Con oltre trent’anni di carriera e più di sessanta milioni di album venduti in tutto il mondo, i Simple Minds per il nuovo tour e quindi anche per il concerto milanese di oggi, hanno deciso di mettere in scaletta i grandi classici ma anche due brani inediti incisi appositamente per l’ultimo progetto in ordine di tempo, e cioè «Blood Diamonds» e «Broken Glass Park».

Oggi all’Alcatraz (via Valtellina 25), alle 21. Biglietti esauriti.