Pavia, 17 febbraio 2014 - I pm di Milano, Laura Pedio e Antonio Pastore, hanno chiesto di rinviare a giudizio l’ex governatore della Lombardia e attuale presidente della Commissione Agricoltura del senato, Roberto Formigoni, nell’udienza preliminare sulla vicenda Maugeri. Formigoni è accusato di associazione a delinquere e corruzione. Insieme a Formigoni per l'accusa sono da processare anche il faccendiere lodigiano Pierangelo Daccò, l’ex assessore regionale Antonio Simone e per altre nove persone.

Secondo l’accusa, la Fondazione Maugeri sarebbe stata favorita da delibere della Giunta regionale per un totale di circa 200 milioni di euro. Parte di questi soldi sarebbero stati distratti dalle casse e serviti per corrompere con benefit di lusso l’ex governatore. Sulla richiesta di rinvio a giudizio deciderà il gup, Paolo Guidi.

Nel corso della discussione, il pm Pedio ha parlato di tre flussi di denaro al centro del ‘sistema’ individuato dall’accusa: uno che sarebbe andato dalla Fondazione Maugeri e dal San Raffaele verso l’uomo d’affari Pierangelo Daccò e l’ex assessore al Pirellone Antonio Simone, entrambi imputati; un secondo dagli stessi Daccò e Simone sarebbe consistito in utilità a vantaggio di Formigoni; infine, un terzo sarebbe andato dalla Regione a Maugeri e San Raffaele.