Milano, 11 febbraio 2014 -  La Regione Lombardia avra' la sua moneta complementare. Il via libera alla "sperimentazione" e' arrivata dal Consiglio regionale lombardo, che ha approvato all'unanimita' la nuova legge sulla competitivita'. La sperimentazione riguardera' "esclusivamente" uno "strumento elettronico di compensazione multilaterale locale per lo scambio di beni e servizi", si legge.

"La giunta, previo parere della competente Commissione consiliare, con appositi provvedimenti, disporra' - si spiega - le norme attuative e la disciplina del circuito di moneta complementare". Il progetto, storico cavallo di battaglia della Lega (che lo aveva definito 'lombard'), ha quindi incontrato anche il favore delle opposizioni, in un primo tempo contrarie. Approvato anche un emendamento alla nuova legge che prevede l'introduzione del marchio 'Made in lombardy' "finalizzato alla certificazione della provenienza del prodotto secondo requisiti" che saranno fissati dalla giunta.  Tra le altre misure previste dalla legge c'e' l'attivazione sperimentale di zone a burocrazia zero, la riduzione dell'Irap regionale fino al 25% per le nuove imprese e la riorganizzazione del sistema Confidi.

Inoltre viene introdotta la 'Comunicazione unica regionale' che sostituira' tutti gli attuali atti amministrativi e ci sara' un fascicolo elettronico che le imprese depositeranno presso le Camere di Commercio. Le verifiche presso le aziende, poi, non potranno avvenire se non dopo l'esame dei documenti nel fascicolo elettronico. Per la legge, di cui e' relatore Carlo Malvezzi (Ncd), nella prima fase e' previsto un finanziamento di 20 milioni di euro. L'assessore regionale alle Attivita' produttive, Mario Melazzini ha spiegato che la legge "offre il quadro regolatorio piu' adeguato, nei limiti di quanto e' di competenza regionale, per raggiungere gli obiettivi di creare un ambiente favorevole per le imprese attraverso una decisa spinta alla semplificazione e sburocratizzazione". Il capogruppo di Forza Italia, Claudio Pedrazzini, ha commentato: "Questa legge e' un punto di partenza, da sola non puo' fare molto, la centralita' della svolta dipende da Roma".

Anche nel campo dell'opposizione viene espressa soddisfazione. Il consigliere del Pd, Onorio Rosati, spiega cosi' le ragioni del voto favorevole del suo partito: "In commissione era stata posta eccessiva enfasi sulla moneta complementare, un problema rimosso oggi da un emendamento della maggioranza che abbiamo apprezzato". La legge, aggiunge Rosati, "e' uno strumento nuovo e ci auguriamo che sia adeguato per sostenere lavoratori e imprese durante la crisi, vigileremo affinche' venga applicata in tutti i suoi contenuti". Commento positivo anche dal consigliere 5 Stelle, Dario Violi: "E' una legge ben fatta e innovativa anche se, vista la gravita' della crisi, non possiamo abbandonarci a facili entusiasmi: saranno i provvedimenti attuativi della giunta a renderla realmente efficace e su questo vigileremo".

Fonte Agi