Milano, 11 febbraio 2014 - "Nelle foibe c’è ancora posto". Il post-choc pubblicato domenica sera su Facebook — alla vigilia del Giorno del Ricordo dei martiri italiani uccisi dal partigiani titini e comunisti — è firmato da Leonardo Cribio, capogruppo di Sinistra per Pisapia-Rifondazione comunista in Consiglio di Zona 9. Non è l’unico messaggio di Cribio sul tema. Oggi ha scritto: "A tutti quelli che piangono per qualche infame finito nelle foibe. Un parente legato a mio nonno (partigiano di famiglia socialista/comunista) fu fucilato in quanto fascista. Sai che vi dico? Cazzi suoi, giusto così. Peccato non l’abbiano ammazzato prima, il maiale. Amen". Post che non sono passati inosservati. Tanto che gli amministratori di Facebook hanno deciso di rimuoverli.

Immediata la reazione dei consiglieri comunali di centrodestra, nonostante il chiarimento del consigliere di zona che ha parlato di "frasi decontestualizzate da una discussione avuta con alcuni fascisti. I leghisti Alessandro Morelli e Massimiliano Bastoni giudicano "vergognosi" i messaggi di Cribio. Riccardo De Corato (Fdi) chiede al sindaco Giuliano Pisapia di "condannare quanto affermato dal consigliere di Zona 9", la consigliera provinciale di Fdi Roberta Capotosti è durissima: "Se vivessimo in una città degnamente amministrata, Cribio andrebbe immediatamente rimosso dal ruolo e cacciato a pedate".

Troppo per l'opposizione di Palazzo Marino e troppo pure per il sindaco, che ha risposto senza mezzi termini con una ferma condanna: "Parole vergognose, inaccettabili, assurde".