Milano, 14 gennaio 2014 - Le serate nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi potevano ''presentare numerosi aspetti di immoralita' e squallore'' ma erano solo ''la base e l'occasione di tutta una fase di conoscenza reciproca e di creazione di vincoli di simpatia o empatia fra le parti in gioco''. E' un passaggio dell'atto, firmato dagli avvocati Maris e Avanzi, con cui Lele Mora chiede ai giudici d'appello di assolverlo dai reati di induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile per il caso Ruby, per cui e' stato condannato a 7 anni.

I legali sostengono che Lele Mora "non ha nulla a che vedere con quell'"inner circle indicato dal pm, che gia' pre esisteva ai fatti in esame ed a qualsivoglia sua attivita', "inner circle" di cui comunque Mora non era uno dei protagonisti".  "Approfondimenti e chiarimenti proverebbero, come e' logico - scrivono i difensori - che quel sistema prostitutivo di cui ci parla il pm fosse gia' sussistente prima dei fatti in esame, come ugualmente gia' vi fossero analoghe feste presso le residenze dell'On. Berlusconi, ce lo dicono molte testi, lo disse la moglie dello stesso Berlusconi e lo hanno supposto altri procedimenti penali".

"E allora - argomenta la difesa - oggi come ieri si puo' dire che Mora non e' mai stato un degli attori ne' uno dei protagonisti di detto sistema. Conosce tante ragazze decise ad entrare nel mondo dello spettacolo e cio' lo pone nella condizione di essere sollecitato, ricercato in relazioni ad eventi, feste ed incontri ... ma tutto cio' senza che vi sia alcuna partecipazione psicologica (e materiale men che mai) agli eventuali sviluppi della relazione".

Il talent scout dei vip è infatti stato condannato il 19 luglio scorso, insieme a Nicole Minetti ed Emilio Fede. "Una sentenza molto pesante, che non mi aspettavo", aveva detto poco dopo Lele Mora. E già quello stesso giorno, aveva voluto sottolineare che "non c'era prostituzione, non l'ho mai vista in tanti anni di frequentazione ad Arcore". Poi aveva aggiunto: "Credo piuttosto, che se rapporti ci siano stati e questo non posso dirlo con certezza vadano viste come mantenute, che Berlusconi ha continuato ad aiutare anche dopo, perché rovinate da questo processo le ha rovinate".