Torino, 15 dicembre 2013 - N
Ieri sera tutti a cena al Lingotto, a preparare nuove strategie comuni. «C’è una grande attenzione ma anche preoccupazione a Bruxelles per un’alleanza tanto vasta di partiti identitari - dice Lorenzo Fontana, capogruppo della Lega Nord al Parlamento Europeo - è la prima vera opposizione interna all’Ue». E il programma del nuovo segretario Salvini verte tutto intorno allo scardinamento della moneta unica e alla ricerca di una nuova Europa, quella dei popoli. In apertura di congresso ci sarà anche il professor Claudio Borghi dell’università Cattolica che spiegherà il suo no all’euro. Sarà letto un messaggio di Marine Le Pen, poi parola ai rappresentanti dei quasi seicento delegati e alle delegazioni straniere. E in casa Lega? Tutto tranquillo, almeno alla vigilia.
A fine lavori salirà sul palco Umberto Bossi, il grande sconfitto che ha deciso di restare presidente onorario del movimento salvo ripensamenti. Poi il segretario uscente Roberto Maroni, che lascerà il testimone al suo pupillo, e infine Matteo Salvini. Mozione degli affetti assicurata. «Nel mio primo discorso da segretario parlerà il cuore - anticipa Matteo -. E ci sarà la grande storia del Nord ma non solo, con citazioni varie da Oriana Fallaci all’immancabile ideologo della Lega Gianfranco Miglio passando per Gianni Brera».
dall'inviato Rossella Minotti
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