Milano, 13 dicembre 2013 -  "Don Bosco ritorna tra i giovani ancora una volta, schierato dalla loro parte". Queste le parole di don Claudio Cacioli, ispettore dei salesiani di Lombardia ed Emilia, per raccontare l’evento religioso che aprira’ il nuovo anno in Lombardia: l’urna di Don Bosco, a un anno dalla celebrazione del bicentenario della sua nascita, arrivera’ il 31 gennaio a Varese e subito dopo a Milano.

La peregrinazione del ‘Santo dei giovani’ e’ iniziata tre anni fa e ha fatto tappa nelle 130 nazioni dei cinque continenti in cui sono presenti i Salesiani con 90 ispettorie. ‘’I cinque giorni in cui Don Bosco sara’ a Milano - spiega Don Samuele Marelli, direttore della Fondazione Oratori Milanesi - saranno una festa per tutti, non solo per i Salesiani. In Lombardia ci sono la meta’ degli oratori di tutta Italia, molti dei quali dedicati proprio a lui’’.

Non e’ un caso, infatti, che l’urna, che contiene una scultura del Santo in gesso e resina replica del suo corpo e la sua mano destra, fara’ tappa in alcune parrocchie a lui dedicate - a Olgiate Olona, Seregno, Sesto San Giovanni e Baggio - e poi in pieno centro a Milano sara’ in Duomo per due momenti. Il primo s’intitola ‘Una notte con Don Bosco’ ed e’ una messa serale, sabato primo febbraio, dedicata ai giovani; il secondo importante momento sara’ poi martedi’, quattro febbraio, ancora in Duomo e in Sant’Ambrogio con il cardinale Angelo Scola, per l’incontro dedicato alle scuole e agli oratori.

L’urna entrera’ anche nel carcere minorile Beccaria e in questa occasione alcuni detenuti riceveranno, in una messa presieduta dal cardinale Dionigi Tettamanzi, i sacramenti. ‘’E’ un momento importante non solo per i miei ragazzi - ammette don Claudio Burgio, cappellano del carcere -, ma anche per la comunita’ adulta che si deve interrogare e deve ritrovare una coscienza nuova: al Beccaria ci sono 60 minori detenuti, provenienti anche dai nostri oratori. Questo deve farci pensare’’.

Per l’occasione e’ stata creata un’applicazione per smartphone ‘DonBoscoe’qui’, oltre al sito internet e ai diversi profili sui principali social network come Facebook, Twitter, Youtube e Instagram, attraverso cui si potranno seguire le tappe della peregrinazione, che dopo Milano tocchera’ otto delle dieci diocesi lombarde fino al 28 febbraio.