Milano, 5 dicembre 2013 - E' iniziato come un tranquillo presidio, ma è finito con un teso faccia a faccia con la polizia, il picchetto del comitato “No Canal” avvenuto mercoledì mattina in via Lampugnano. Una quarantina di ambientalisti, contrari al progetto Vie d'Acqua di Expo Spa, si sono riuniti alle 7.30 all'incrocio con via Mafalda di Savoia per ostacolare l'arrivo delle ruspe.

Alla fine gli operai non si sono presentati, al contrario dei poliziotti in borghese comparsi al parco Pertini, quando alcuni ambientalisti hanno divelto una piccola parte della recinzione che delimita l'area dei lavori. Un gesto che ignoti avevano già commesso nelle notti precedenti. Gli agenti hanno intimato con vigore il ritorno all'ordine e dopo un vivace battibecco gli attivisti hanno riposizionato le transenne battendo, per il momento, in ritirata.

“Lunedì pomeriggio protesteremo davanti a Palazzo Marino – promette il comitato No Canal -: Comune ed Expo non hanno nemmeno considerato le alternative al progetto Vie d'Acqua”. Il riferimento è alla proposta di Italia Nostra, asseverato da docenti del Politecnico, per il riutilizzo delle rogge appartenenti al reticolo idrico risalente addirittura alla centuriazione romana.

“Si è preferito spendere 42 milioni per la Via d'Acqua sud, da Expo al Naviglio Grande, per  un canale scolmatore di cemento, non navigabile, e che taglierà il patrimonio paesaggistico come una ferita”, affermano gli attivisti. Per questo motivo hanno già depositato un esposto in Procura a carico di ignoti.

L'altro interrogativo riguarda gli alberi: i manifestanti temono il taglio di “mille alberi”, mentre Expo assicura che saranno rimosse appena 50 piante, sostituite da 62 nuove. Lo stesso deejay Linus durante una trasmissione su Radio Deejay si era detto "pronto a incatenarsi all'ingresso del parco Trenno" per difendere il verde.

Ultimo: il cantiere-base in via Quarenghi, posizionato in un'area immediatamente confinante a un'ex cava piena di “idrocarburi, policiclici aromatici, zinco, cadmio, benzopirene oltre i valori di norma”, riferisce il consigliere di zona 8 Enrico Fedrighini. Si teme che il movimento terra contaminata da sostanze tossiche possa causare rischi all'ambiente e ai lavoratori. Expo e Comune assicurano “Il canale passerà fuori dall'area di cava e tutto avverrà a norma di legge”.