Milano, 9 novembre 2013 - Fuori dallo Scola nevica. Dentro fa freddo. In pista c'è una squadra che non sembra quasi sia scesa dal pullman. Eppure alla fine arriva il break. Dopo quasi un mese (10 ottobre, Olimpico di Cortina), l'Hockey Milano Rossoblù interrompe la serie nera di sette sconfitte (cinque in campionato, due in Coppa Italia). E lo fa al termine di una gara dove ha raccolto davvero troppo rispetto a quello che ha seminato. Ha tirato in porta pochissimo (51-20 per il Fassa il computo dei tiri finali), contrariamente al Fassa che pur essendo il fanalino di cosa dell'Elite.A, non ha certo demeritato.
Anzi è stato un episodio (il terzo gol rossoblù firmato da Ranallo) a decidere dove far pendere i tre punti. Il gol di Lutz (porta vuota) è giunto sono alla fine, quando il Fassa era in pista volutamente senza portiere, ma con l'uomo in più (6vs5) nel tentativo di arrivare al pari, e quindi di agganciare i supplementari in extremis. Per una volta sono venute a mancare quelle basi sulla quali il Milano “vive”. Cuore, cattiveria, agonismo. Troppo abulici Migliore e compagni, per essere veri. Eppure l'incantesimo si è rotto e i rossoblù hanno ritrovato il sorriso sotto la neve del Trentino.
Da lunedì troveranno anche il volto di un nuovo compagno. Per un mese (come era accaduto per Ranallo, poi ingaggiato), sarà in prova il 25enne Devin DiDiomete, un'ala forte italocanadese (arriva dall'Ontario ma ha origini abruzzesi) che ha la fama di essere un rissoso, non solo un tipo tosto e sfondatore su pista. Un tipo che potrebbe essere utile alla causa saimina ed entrare in stretta sintonia con lo spirito hockestico milanese. Stranamente il Milano “accusa” il viaggio sino ad Alba di Canazei (328 km) nel secondo periodo. Dopo un buon primo periodo, dove trova gol lampo (Fontanive) dopo soli 15”, subisce all'inverso la stessa cosa.
Ovvero lascia l'iniziativa al Fassa che fa trascorrere solo 13” per piazzare l'1-1 e poi altri tiri che mettono i brividi. Ma il Milano sembra non essere rientrato in pista. Milano in balìa degli avversari e delle conclusioni dei padroni di casa (16-4). Il Milano ha un sussulto sfruttando benissimo (finalmente) un powerplay (doppia superiorità) con Schell (che non segnava proprio dalla gara di andata con il Fassa). Poi torna nel suo grigio torpore (purtroppo). Il Fassa domina o quasi, il Milano si salva in più di un'occasione e non tira quasi mai (36-9 dopo i primi 2 periodi).
Poi è il Milano in avvio di 3° periodo che fallisce in più di un'occasione il 3-1. Chi sbaglia, segna. Il Fassa fa 2-2 con Chelodi, con Dainton che si fa passare il disco sotto i gambali. Anche allo Scola si rompe una balaustra (ci risiamo...). Daiton poi si riscatta, parando sull'ex Iori lanciato tutto solo. Poi decide Ranallo. Un episodio che premia oltre modo i rossoblù che poi segnano a porta vuota con Lutz chiudendo definitivamente e immeritatamente la pratica Fassa.
Fassa-Milano / 2:4 (0:1; 1:1; 1:2)
Reti: 0:1 Fontanive (0:15); 1:1 Sindel (20:13); 1:2 Schell (25:54); 2:2 Chelodi (46:16); 2:3 Ranallo (54:37); 2:4 Lutz (porta vuota, 59:37).
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I risultati dell'11^ giornata di Elite.A: Fassa-Milano 2-4; Valpusteria-Renon 2-4; Cortina-Valpellice 8-4; Asiago-Vipiteno 1-4. Classifica: Asiago 29 punti; Valpusteria 28; Renon 23; Vipiteno 19; Valpellice 18; Cortina 15; Milano 12; Fassa 3.
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