Milano, 19 settembre 2013 - Scola vola in Serbia per le celebrazion dei 1.700 anni trascorsi dall'Editto di Milano. Il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, è giunto in serata a Belgrado in qualita’ di inviato di Papa Francesco per partecipare venerdì e sabato a Nis (sud della Serbia) alle solenni celebrazioni per i 1.700 anni trascorsi dall’Editto di Milano, l’importante documento sulla liberta’ religiosa e la fine delle persecuzioni dei cristiani emanato nel 313 d.C. dall’imperatore Costantino, originario di Nis.

Parlando con i giornalisti all’aeroporto, dove ad accoglierlo c’era l’arcivescovo cattolico di Belgrado Stanislav Hocevar, Scola ha sottolineato il grande significato dell’Editto di Milano, da lui definito uno dei fondamenti della societa’ europea. "E’ giusto celebrare l’inizio della liberta’ religiosa a Nis", ha detto il cardinale secondo il quale si tratta di una "occasione speciale per guardare al futuro e assumere la nostra responsabilita’ per la costruzione di una societa’ dal volto umano, nella quale ognuno indipendentemente dalla propria fede religiosa possa collaborare alla realizzazione di una nuova umanità". E quanto il Papa ci tenga a celebrare l’Editto di Milano, ha aggiunto, e’ dimostrato dal fatto che ha nominato un suo inviato speciale a Nis. Scola ha detto che riferira’ al Santo Padre il 25 settembre sull’andamento delle cerimonie in Serbia.