Milano, 15 settembre 2013 - “Il prossimo boom economico? Partirà da Milano”. Ne è convinto l’attore Alex Belli che vive in città da circa 12 anni.

Perché Milano?
Ci arrivo nel 2001 con l’intento di farmi strada nelle radio. Ero fresco di studi musicali al Conservatorio di Parma, mia città di origine. Ho studiato pianoforte per cinque anni, nel frattempo avevo cominciato a fare lo speaker in una radio locale. Poi la decisione di tentare la fortuna a Milano.

E com’è andata?
All’inizio male. Anzi bene nel senso che per i primi sei mesi mi sono divertito moltissimo sperperando quello che avevo risparmiato per anni. Vivevo in Corso Como, condividendo l’appartamento con 4-5 amici. Tutte le sere andavamo in discoteca e la fortuna mi aspettava al Casablanca, ora purtroppo demolita.

Cosa accadde?
Mi avvicinò un booker dell’agenzia “Fashion” e mi propose di fare il modello. Credevo che volesse rimorchiarmi, così lo liquidai ma mi lasciò comunque il suo biglietto. Il giorno dopo, il pensiero di essere in bolletta mi spinse a contattarlo e scoprii che era sincero. Iniziai a fare i casting e mi andò subito bene perché mi prese Ferrè per le sfilate della prima linea e poi arrivai da Giorgio Armani che mi selezionò tra 700 modelli. Ricordo ancora quando vistò con un ok il mio composit mentre sfilavo.

Ora con chi sfila?
Principalmente per Armani. Giorgio è straordinario. Pochi mesi fa durante una sfilata avevano sbagliato a pettinarci. Lui non si è perso d’animo e ha detto: “li rimetto a posto io. Non ho problemi a sporcarmi le mani”. E ci ha pettinati di nuovo: eravamo 40 modelli.

E la recitazione?
Devo ringraziare Milano che mi ha fatto conoscere Fioretta Mari. E’ lei che mi ha avvicinato al mestiere dell’attore. Non credevo di esserne capace. E dopo il debutto in teatro, ho girato alcuni film e sono alla quarta stagione della soap “Centovetrine” su Canale 5, in cui interpreto Jacopo Castelli. L’unico problema è che giriamo a Torino per cui torno qui solo quando sono di riposo.

E la musica?
La coltivo in parallelo. Ho messo su una band la “Project Alex Belli Live”, in cui sono il front man e la voce del gruppo. Suoniamo cover di Zucchero, Vasco e Ligabue gli artisti che hanno segnato la mia adolescenza.

In cosa deve ringraziare Milano?
Questa è l’unica metropoli d’Italia, con una grandissima peculiarità che è insieme un’eccezione: se funzioni, lavori. Se ti dicono ok, il giorno dopo sei arruolato.  E poi trovo stupefacente come la periferia diventi di nuovo vitale, produttiva e inserita nel tessuto cittadino. Parlo di via Mecenate, una delle mie zone preferite. In particolare del complesso East End Studios, una vera e propria macchina dello spettacolo. Ed è in questo circondario che ho deciso di mettere su casa con mia moglie, la modella Katarina Raniakova.

E il boom di cui parlava?
Da Milano ripartirà la ripresa economica del Paese. E a me piacerebbe documentarlo. Vorrei tanto girare la versione milanese de “La grande bellezza” mostrando la rinascita di questa città che, una volta ripulita dalla scorie, riprenderà il volo.

di Massimiliano Chiavarone

mchiavarone@yahoo.it