Milano, 4 settembre 2013 - Sono stati arresti per avere picchiato uno studente che aveva opinioni politiche divergenti all'interno dell'Università Statale di Milano. Il 30enne M.L. e il 26enne D.S., entrambi studenti universitari fuori corso, sono stati portati in carcere perchè ritenuti responsabili dei reati di lesioni personali gravissime variamente aggravate, nonché violenza privata aggravata, consumati con altri giovani tuttora in fase di identificazione.

I due, inseriti nel contesto del movimento antagonista “Assemblea di Scienze Politiche” (che attualmente ha in atto l’occupazione di alcuni locali dell’Università Statale di Milano, denominati “ex CUEM” ed “ex CUESP”), avevano aggredito violentemente uno studente universitario, sostenuti da altre venti persone.

Il malcapitato era stato picchiato sia all’interno dell’Ateneo che in prossimità del portone d’ingresso, ove era stato successivamente trascinato e lasciato a terra esanime, con una vistosa frattura cranica, tale da aver fatto ritenere agli aggressori che fosse deceduto: il ragazzo non si era recato in ospedale, nè aveva denunciato l'accaduto.

I due sono accusati oltre che di lesioni aggravate anche di violenza pluriaggravata perche' avrebbero minacciato due testimoni per indurli a non riferire ai carabinieri il pestaggio di F.C. e le percosse ai danni di un altro giovane. Uno dei due studenti fermati, L.M., è imputato nel processo a Torino a carico di alcuni esponenti del movimento 'No Tav'.