Milano, 28 agosto 2013 - «Questo palazzo — racconta una condomina indicata come la “memoria storica della zona” — è stato rovinato dai proprietari che hanno comprato gli alloggi esclusivamente per lucrarci. Gente che passa di qui una volta al mese solo per riscuotere gli affitti senza manco preoccuparsi di entrare negli appartamenti e verificarne le condizioni. Alcuni di questi si fanno addirittura lasciare i soldi dell’affitto in portineria e non sanno né chi siano né quante siano né come si guadignino da vivere le persone che occupano i loro monolocali».  Risultato? Il palazzo di viale Bligny è da anni noto come il palazzo degli abusivi e dei pusher, dei morosi e dei sans papier. Ma ora l’attivissimo comitato dei residenti (B42) ha deciso di scatenare un tam-tam mediatico per convincere «le persone per bene» a partecipare alle aste giudiziarie in cui gli alloggi dello stabile vengono venduti a prezzi stracciati: 1500 euro al metro quadrato. Un tam tam che va dal semplice passaparola tra parenti, amici e conoscenti fino ai social network, Facebook incluso. Una rete informale.

«Il nostro obiettivo è semplice — spiegano dal comitato B42 —: creare una maggioranza di proprietari che abbiano davvero a cuore la riqualificazione del palazzo e siano quindi disposti a pagare le spese condominiali (a differenza di quanto avviene oggi ndr) e gli interventi necessari alla sua riqualificazione». Non solo. «A causa dei tempi lunghi della giustizia, gli alloggi prima di andare all’asta vengono occupati abusivamente da soggetti che non hanno alcuna intenzione di curare lo stabile. Incoraggiare l’arrivo di nuovi proprietari è un modo per evitare il perpetuarsi di abusivismo, degrado e illegalità».

E la rete sembra funzionare. Sono 4 gli alloggi acquistati all’asta negli ultimi mesi, 10 dall’inverno scorso. Tra quanti hanno preso casa all’asta c’è Paolo Bassanini, appena laureatosi in Ingegneria Biomedica al Politecnico: «L’idea di acquistare una casa qui mi spaventava molto ma al tempo spesso mi attraeva. Gli altri proprietari e i condomini mi hanno spiegato tutti i problemi dello stabile, poi mi sono documentato anche per conto mio. Non è stato facile scegliere di comprare ma alla fine ho voluto accettare la sfida: sono sicuro che tra pochi anni questo palazzo sarà migliore di quello che è oggi e soprattuttto di quello che era anni addietro. Ci sono già stati miglioramenti e altri ce ne saranno». Il comitato B42 è ormai deciso ad andare fino in fondo: il tam tam per l’acquisto delle case, infatti, segue le feste organizzate nel cortile dello stabile e il paint-day per tinteggiarne gli interni.

giambattista.anastasio@ilgiorno.net