Milano, 14 luglio 2013 - Il primo pedone lo ha attraversato alle 12.25, quasi incredulo. Dopo anni ha riaperto ieri al traffico il tunnel della stazione Centrale all’altezza delle vie Zuccoli, da un lato, e Varanini, dall’altro. Uno dei tunnel che collegano via Ferrante Aporti a via Sammartini. Duecento metri di strada a senso unico proprio sotto i binari, 4,60 metri di altezza all’apice della volta. In tutto 4 mila metri quadrati di superficie rimessi a nuovo per un importo complessivo di 350 mila euro. Iniziati ad aprile, i lavori si sono conclusi in quattro mesi.

«Un intervento tutto a carico degli uffici comunali» rivendica l’assessore ai Lavori pubblici, Carmela Rozza. Sì, perché il sottopasso è di proprietà di Grandi Stazioni ma la convenzione col Comune prevede che debba essere proprio Palazzo Marino a provvedere alla sua manutenzione, anche in cambio della gratuità del passaggio. C’è di più: il complesso della stazione Centrale ha valore monumentale, da qui l’esigenza di concordare l’intervento e i relativi materiali con la Sovrintendenza ai Beni Architettonici. Per capire in che stato versasse il sottopasso di via Varanini, basta guardare al sottopasso che vi sorge poco distante, quello di via Parravicini, che l’assessore conta di riqualificare a partire da settembre.

Lì, in via Parravicini, domina il buio a qualsiasi ora. Fioche, per non dire nulle, le luci arancioni che ne scandiscono la volta. Per il sottopasso appena riaperto si è quindi puntato su colori chiari e vernici fotocatalitiche, ovvero: vernici in grado di valorizzare la luce. La volta del tunnel, allora, è stata tinta di bianco, le pareti di grigio chiaro. Non solo. Si è fatto ricorso a malte speciali contro le infiltrazioni d’acqua, vera piaga dei tunnel della stazione. «Il soffitto del sottopasso — spiega Marco Sala, tecnico del Comune — è coperto di cemento armato, ormai degradatosi per il passare degli anni e per l’effetto delle infiltrazioni. Ne abbiamo rimosso uno strato per sostituirlo con malte speciali caratterizzate da un’alta resistenza all’acqua e alle vibrazioni dovute dal passaggio dei treni».

Un nuovo tassello, l’apertura del tunnel, per ridisegnare il quartiere che costeggia la ferrovia. «Ben venga questo intervento — commenta Irma Surico, presidentessa dell’associazione di zona “Quattro tunnel” —. La vivibilità della zona può migliorare solo se si riqualificano e si restituiscono ai cittadini gli spazi del quartiere. Finora sono stati proprio i residenti le prime sentinelle contro il degrado». «Da oggi la città riacquista un passaggio stradale più sicuro e confortevole — sottolinea la Rozza —. Via Zuccoli è un’altra tappa importante del più ampio piano di riqualificazione di via Ferrante Aporti: obiettivo di questa amministrazione è di assicurare un nuovo volto alla zona intorno alla Stazione Centrale che in passato ha sofferto situazioni di abbandono e degrado». Quindi Alberto Proietti, presidente della commissione Lavori pubblici e urbanistica del Consiglio di zona 2: «Positivo l’attivismo del Comune. Ora speriamo che il dialogo avviato con Grandi Stazioni possa consentire di rilanciare l’intero quartiere».

giambattista.anastasio@ilgiorno.net