Milano, 25 giugno 2013 - I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Napoli e reparti territoriali del Corpo sono nelle sedi di 41 squadre di A, B e serie minori per acquisire contratti tra procuratori, calciatori e club. "Acquisizioni di documenti" (e non perquisizioni come spiegato in un primo momento) sono in corso nella sede di Castelvolturno, nel casertano, e in quelle della Filmlauro a Roma. Si indaga sulle ipotesi di associazione a delinquere, evasione fiscale internazionale, fatture false e riciclaggio. Dodici i procuratori coinvolti. Le società, al momento, non sono indagate.

L'ELENCO COMPLETO
Diciotto i club di serie A (alcuni dei quali retrocessi alla fine della stagione scorsa): Chievo, Milan, Inter, Siena, Roma, Fiorentina, Atalanta, Pescara, Genoa, Juventus, Torino, Parma, Lazio, Napoli, Udinese, Sampdoria, Palermo e Catania. Unici ad evitare i controlli il Cagliari e il Bologna.

Undici le società di serie B: Cesena, Bari, Livorno, Brescia, Reggina, Crotone, Juve Stabia, Spezia, Ternana, Grosseto e Vicenza. Gli altri dodici club coinvolti sono: Gubbio, Benevento, Portogruaro, Andria Bat, Lecce e Albinoleffe (Lega Pro - prima divisione); Mantova e Lecco (Lega Pro - seconda divisione); Foggia (terza categoria); Cosenza (serie D, in fallimento); Piacenza e Triestina (radiate dalla Federcalcio)

LE MOTIVAZIONI - I contratti acquisiti oggi dalla Guardia di Finanza nelle sedi di 41 società di calcio si riferiscono in particolare a rapporti, come specifica una nota della Procura di Napoli, fra club e calciatori rappresentati dai procuratori sportivi Alejandro Mazzoni e Alessandro Moggi. In particolare, i pm campani indagano sulle modalità di trasferimento dei calciatori e la sottostante attività di intermediazione da parte dei relativi agenti, sulla gestione del patrimonio aziendale e le modalità di inserimento in bilancio dei giocatori professionisti, sull'utilizzo dei diritti pluriennali riguardanti le restazioni oggetto di 'rivalutazione', le eventuali transazioni intercorse tra le diverse società calcistiche chiamate in gergo 'spalma-debiti', le attività di 'scouting', la gestione dei diritti di immagine e dei diritti televisivi e il trattamento tributario delle operazioni di compravendita dei calciatori.

I NOMI COINVOLTI - Sono oltre 50 gli accordi tra società di calcio, procuratori e giocatori su cui sta indagando la Guardia di Finanza: tra questi ci sono quelli dell'ex attaccante del Napoli Lavezzi e del centrocampista del Milan Nocerino. Tra gli altri anche quello di Ciro Immobile e di Giuseppe Sculli.

Gli altri: Mutu, Datolo, Pellicori, Tacchinardi, Perea, Molinaro, Stellini, Franceschini, Curiale, Danti, Innocenti, Calaiò, Bogdani, Liverani, Fernandez, Sforzini, Cozza, De Rose, Tavano, Chavez, Paletta, D'Agostino, Scarlato, Denis, Statella, Stendardo, Davi', Acosta, Fideleff, Paniagua, Cassetti, Jankulovski, Stankevicius, Oddo, Contini, Paro, Graffiedi, Dorlan, Arcari, Arce, Legrottaglie, Mora, Amodio, Fontanello, Foggia, Bryan, Battaglia, Botta, Aronica, Guzman e Campagnaro.

I PROCURATORI NEL MIRINO - Oltre a Mazzoni e Moggi, secondo quanto si apprende, i procuratori coinvolti nelle indagini sono Hidalgo, Battistini, Rodriguez, Guastadisegno, Rodella, Gallo, Calleri, Vilarino, Calaiò e Leonardi.

PARLA MORATTI - "Non c’è stata alcuna perquisizione, solo una richiesta di documenti riguardanti il passato. Nulla di preoccupante, siamo tranquilli". Lo ha detto il presidente dell’Inter Massimo Moratti all’uscita dagli uffici della Saras sulle indagini sulle presunte irregolarità nella compravendita dei giocatori. La Guardia di Finanza questa mattina ha fatto visita anche alla sede dei nerazzurri dove ad attenderli cìera Rinaldo Ghelfi, il ministro delle finanze nerazzurre: "Ho appena saputo, ci saranno dei motivi se sono andati da tutte le società".

ATALANTA: "NESSUNA PERQUISIZIONE" - Tra i nerazzurri, secondo quanto trapelato dalla procura di Napoli, titolare dell'inchiesta, ci sarebbero da verificare i contratti di Denis, Stendardo e Contini. Le fiamme gialle si sono trattenute diverse ore nel quartier generale di Zingonia, dove hanno provveduto ad acquisire alcuni documenti. Massimo riserbo però sul materiale prelevato. L'Atalanta, che ha collaborato con i militari, nel pomeriggio ha preferito non commentare la vicenda, poi in serata ha diramato un comunicato dicendo che non è avvenuta nessuna ''perquisizione'', ma solo una ''esibizione di documentazione''.  Le fiamme gialle, arrivate in mattinata, se ne sono andate intorno alle 14. ''L'Atalanta B.C. precisa che gli agenti della Guardia di Finanza che si sono presentati oggi presso la sede sociale - si legge nel comunicato del club - hanno richiesto l'esibizione di documentazione riguardante alcuni procuratori ed i rispettivi assistiti. La societa' comunica, inoltre, di non essere stata oggetto di alcuna perquisizione''. Infine, l'Atalanta sottolinea che ''Le operazioni si sono svolte in poche ore con la massima collaboratività''.

ALBINOLEFFE: "DOCUMENTI DI UN EX TESSERATO" - L'Albinoleffe ha collaborato "con la massima trasparenza" con gli uomini della Guardia di finanza arrivati oggi in sede, nell'ambito dei controlli condotti in tutta Italia sui contratti dei calciatori. Secondo il club bergamasco, i militari erano interessati alla documentazione relativa a un ''singolo ex tesserato''. Documentazione che, aggiunge la società, era "legata all'acquisizione ed alla contrattualistica di un singolo ex-tesserato del Club peraltro già depositata in passato presso gli organi competenti in quanto di competenza sportiva''.

MANTOVA: ACQUISITO IL CONTRATTO DI PELLICORI - La Guardia di Finanza, questa mattina, ha acquisito il contratto dell'ex attaccante del Mantova Alessandro Pellicori. Il calciatore ha militato nel club biancorosso dal gennaio 2010 sino al termine della stagione, conclusasi con la retrocessione in Lega Pro e con il fallimento della societa' allora guidata da Fabrizio Lori. All'epoca Pellicori, che l'anno scorso è stato squalificato perché coinvolto nell'inchiesta sul calcioscommesse, era seguito dal procuratore Alessandro Moggi. L'acquisizione di documenti, precisa in una nota l'attuale Fc Mantova guidata dal presidente Michele Lodi, ''non ha riguardato la gestione della nostra società''.