Milano, 12 maggio 2013 - Momenti di tensione tra leghisti e un gruppo di cittadini si sono verificati, stamani, in piazza Belloveso, a Milano, il luogo dove ieri un immigrato ghanese ha ucciso un uomo a picconate nel corso di un raptus, prima di essere arrestato, ferendone altri 4, due in modo grave.

E' accaduto intorno alle 11, quando in piazza c'erano alcuni esponenti del Carroccio, tra cui l'europarlamentare Mario Borghezio, per una raccolta di firme contro l'ipotesi di facilitare la cittadinanza agli immigrati. Una decina di persone hanno inveito contro gli esponenti della Lega, ma l'intervento della polizia ha riportato la calma. Su uno striscione i militanti padani avevano scritto ''La cittadinanza agli immigrati porta all'invasione del Paese''. Tra i presenti anche Davide Boni, ex presidente del Consiglio regionale e alcuni consiglieri comunali e provinciali. 

"Andatevene'', ''state speculando sui morti'', ''vergogna'': sono alcune delle frasi usate da un gruppo di abitanti del quartiere di Niguarda nei confronti di alcuni esponenti leghisti. ''Andate via'', ''Voi non siete del quartiere, a gente come voi Alessandro avrebbe sputato in faccia'', hanno ripetuto i cittadini fino all'intervento degli agenti. Il quartiere di Niguarda, che molti anni fa era un paesino alle porte della metropoli industriale poi inglobato, come altri, dall'urbanizzazione degli anni '60 e '70, e' una zona tranquilla. ''Qui siamo ex emigranti o figli di emigranti, ci sono anche stranieri, quasi tutti che
lavorano
- racconta un maestro di scuola - Siamo preoccupati, certo, ma chiediamo sicurezza, non discriminazione''. 

''Sono dei farabutti, politicizzati - ribatte un leghista - è anche colpa di questi se l'Italia è stata rovinata''.
''Farabutti noi? - gli risponde uno - ridate indietro i soldi che avete rubato, quelli della barca''. Sulla vicenda il capogruppo leghista al Senato Massimo Bitonci ha chiesto che il governo riferisca in aula e spieghi ''perché un clandestino al quale e' stata già rigettata la domanda di asilo politico e che ha commesso una serie di reati possa girare indisturbato per il Paese''. Ieri, subito dopo la tragedia, era stato l'europarlamentare Matteo Salvini ad accendere la polemica affermando che: ''Quel che è accaduto stamani a Milano era imprevedibile, indubbiamente, ma il segnale di apertura e di libertà di invasione da parte dei clandestini dato dal ministro Kyenge sono un cattivo segnale e non aiuta certo la pace sociale''.

POLEMICA POLITICA - Sull'ipotesi di un decreto per istituire lo ''ius soli'', avanzato dal ministro Kyenge, è intervenuto anche il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota: ''La sinistra, evidentemente a corto di idee, ha ritirato fuori il cavallo di battaglia della cittadinanza facile. Con tutti i problemi che ci sono, non ne capisco il perché''. Sul tema della cittadinanza è intervenuto anche il capogruppo al Senato del M5S Vito Crimi, dopo il post di Grillo secondo il quale sarebbe necessario istituire un referendum sullo ''ius soli'': ''Sono a favore dello 'ius soli' e nel movimento non c'è alcuna spaccatura su questo ma non vogliamo che si dimentichi che oggi la vera emergenza è quella della crisi economica che produce suicidi e disagio.'' ''Kyenge si occupi innanzitutto delle espulsioni'' ha invece detto Edmondo Cirielli (Fratelli d'Italia). E ha aggiunto: ''E' giusto che tutte le forze politiche si interroghino sugli episodi di Livorno e Milano, e si impegnino per cambiare una legge che, purtroppo, non funziona''.