Milano, 19 aprile 2013 - Si è chiusa con un nulla di fatto l'ennesima protesta dei lavoratori dell'ospedale San Raffaele contro i licenziamenti. Dopo aver sfondato il cordone della polizia in mattinata e aver occupato l'accettazione, alle 13.30 l'assemblea dei sindacati ha deciso di tornare a lavoro, sgombrando la sala. Restano i picchetti con gli striscioni fuori dall'edificio. Per ora l'azienda ha respinto la richiesta di aprire un nuovo tavolo di trattativa per rivedere il piano che prevede 244 licenziamenti

Flavio Bailati, delegato della Rsu Usb e uno dei due sindacalisti inclusi tra i 40 lavoratori che hanno gia' ricevuto le prime lettere di licenziamento, ha spiegato che la mobilitazione continuera'. "Lunedi' e' prevista un'altra assemblea, mentre in serata alcuni lavoratori saranno presenti per il collegamento con la trasmissione Rai Presa Diretta". Martedi' 23 aprile i delegati sindacali parteciperanno ad un incontro alla Regione Lombardia per discutere la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle contro i licenziamenti. I sindacati di base hanno indetto per l'8 maggio prossimo lo sciopero generale della sanità pubblica e privata lombarda della Lombardia.

 

INFERMIERA CONTUSA - “Come sto? Sono schifata e inc...”. Sono queste le dure parole dell’infermiera dell’Ospedale San Raffaele che questa mattina è rimasta coinvolta negli scontri tra lavoratori e polizia. L’infermiera, 47 anni e con 18 anni di anzianità alle spalle, è caduta a terra battendo un fianco. “Hanno licenziato persone che lavorano qui da anni”, ha detto, “il San Raffaele è solo la punta dell’iceberg di una sanita’ malata”. 

 

MATTINATA DI TENSIONE - Intorno alle 9.30 circa 250 lavoratori del San Raffaele hanno nuovamente rioccupato l'accettazione dell'ospedale fondato da Don Verzé annunciando l'intenzione di togliere il blocco solo quando l'azienda darà la sua disponibilità a riaprire la trattativa sui licenziamenti. Così come era successo tre giorni fa, quando questa mattina i dipendenti in mobilitazione hanno concluso la loro assemblea, si sono diretti verso l'accettazione dove hanno trovato la polizia a presidiare le porte. Prima c'é stato un fronteggiamento e poi il cordone di agenti del Reparto Mobile con caschi e scudi ha dovuto cedere ad una prima ondata di persone e subito dopo è stato letteralmente travolto dal resto dei lavoratori che sono così riusciti ad entrare. Nel parapiglia un'infermiera di 47 anni è crollata a terra su un fianco rimanendo contusa ed è stata accompagnata al Pronto soccorso. Nel frattempo gli agenti hanno lasciato la zona dell'accettazione dove circa duecento persone gridavano "via via la polizia".

 

IL PREFETTO: "NO TAVOLO IN PREFETTURA" - Sulla vicenda del San Raffaele è intervenuto anche il Prefetto di Milano Camillo Andreana, spiegando che, dopo l'accordo raggiunto qualche mese fa e poi bocciato dai lavoratori, oggi il suo ruolo è superato e dunque non è previsto alcun tavolo in Prefettura. Ora dunque, secondo il Prefetto che auspica la ripresa delle relazioni sindacali e ritiene che esista margine per ritirare i licenziamenti, il confronto deve essere portato avanti direttamente dai sindacati con l'azienda, sottolineando anche che è Regione Lombardia il soggetto competente in materia sanitaria, anche a
prescindere dai problemi contingenti.