Milano, 6 marzo 2013 - Nelle immagini di Alfonso Catalano il rapporto tra cucina e arte si materializza nell'incontro con grandi chef di livello internazionale. A 14 cuochi italiani Catalano ha chiesto di preparare i loro piatti ispirandosi all'arte pittorica, con la creazione di composizioni ottenute disponendo “ad arte” gli ingredienti su una “tela” trasparente. Il lavoro sarà proposto in mostra a Milano nel cortile d’onore di Palazzo Isimbardi con il patrocinio della Provincia di Milano e di Expo 2015.

Lo scopo finale della mostra è quello di sostenere la onlus milanese Pane Quotidiano – che quest’anno
raggiunge 115 anni dalla fondazione e che tutti i giorni distribuisce razioni alimentari per i meno abbienti
– attraverso la vendita delle opere in mostra che sono disponibili per collezionismo. Il ricavato delle
vendite verrà interamente devoluto all’organizzazione stessa.
L'inaugurazione della mostra "Colortaste" sarà l'11 marzo 2013, ma la mostra resterà aperta fino al 18 marzo 2013, dalle 9 alle 18.

 

LA MOSTRA - Il percorso espositivo si articola in una serie di immagini di grande formato dedicate ai lavori “pittorici”
realizzati da 14 chef stellati Michelin e si completa con scatti di backstage che raccontano il making of del lavoro e alcuni ritratti dei celebri cuochi
. Lontano dagli schemi consueti della guida gastronomica, la
scelta degli chef è stata effettuata sulla base del passaparola degli stessi, a ogni cuoco è stato chiesto di
segnalare un collega, il fotografo ha potuto così tracciare la sua mappa.

 

IL PROGETTO - Il Per questo progetto Alfonso Catalano ha compiuto un lungo viaggio fotografico in Italia: da Roma alla Costiera Amalfitana, da Pistoia a Bolzano, da Senigallia a Milano, passando dalle cucine di oltre una dozzina di chef tra i più noti a livello internazionale. L’idea di partenza è semplice: sollecitare i cuochi a creare i loro piatti lavorando e disponendo il cibo su un piano traslucido, come fosse la tela di un quadro. Il risultato è un “catalogo” della capacità pittorica dei cuochi che, artisti della cucina, utilizzando come
materia prima il cibo e scegliendo liberamente gli ingredienti hanno saputo creare vere e proprie opere
pittoriche. Fonte d’ispirazione per queste composizioni è la pittura astratta del 900, che lo chef reinventa
servendosi degli stessi ingredienti che quotidianamente utilizza per realizzare le proprie ricette
. Il cuoco
diventa così artista tout-court, trascendendo la sfera gastronomica per appagare il proprio spirito
creativo, in un significativo gioco di rimandi in cui il processo di manipolazione degli ingredienti resta
focale.