di Giambattista Anastasio

Milano, 3 marzo 2013 — «Omogeneizzare gli orari di Area C. Fare in modo che le telecamere della congestion charge si accendano e si spengano tutti i giorni alla stessa ora». È questo l’obiettivo con il quale Palazzo Marino si appresta a ridiscutere il provvedimento principe delle politiche di contrasto al traffico privato. Il tempo del riesame è giunto: tra due settimane la congestion charge approderà in Consiglio comunale, chiamato ad approvare il «Piano generale del traffico urbano» (Pgtu), mentre la delibera istitutiva di Area C scadrà alla fine del mese in corso. Finora in vigore come provvedimento sperimentale, la congestion dovrà essere trasformata in provvedimento definitivo. Vediamo come.

Oggile telecamere che presidiano i varchi di accesso alla zona a pagamento restano accese dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30 ad eccezione del giovedì, giorno in cui gli occhi elettronici si chiudono alle 18. Come noto, lo spegnimento anticipato in quel giorno della settimana era finalizzato allo svolgimento dei «Giovedì di Milano», l’iniziativa che prevedeva, proprio dalle 18, una serie di eventi tematici per promuovere il centro città, i suoi negozi e i suoi locali. Peccato che «i Giovedì» non siano mai decollati.

La prima conseguenza della revisione della delibera e della volontà di omogeneizzare gli orari della congestion charge potrebbe quindi riguardare proprio questa iniziativa, a lungo concertata con i commercianti. Nel provvedimento definitivo potrebbe non essere previsto alcuno spegnimento anticipato delle telecamere in nessun giorno della settimana. Questo non significa che il Comune e i commercianti rinuncino al progetto dei «Giovedì» o, meglio, di eventi tematici in centro con cadenza settimanale. Più semplicemente, c’è la volontà di sganciare, ora anche formalmente, il progetto dalla congestion charge. Senza perderlo.

L’obiettivo di omogeneizzare gli orari di Area C unito all’obiettivo di non rinunciare all’idea dei «Giovedì», potrebbe quindi portare all’unica vera grande modifica dell’impianto della congestion charge che è lecito aspettarsi, sebbene ad oggi sia tutt’altro che scontata. Come si ricorderà, fin dagli esordi del provvedimento, i commercianti hanno chiesto al Comune di far cessare Area C almeno un’ora prima del previsto. Bene, nei prossimi giorni Palazzo Marino vaglierà un’ipotesi di modifica dell’orario di Area C che salvi comunque il monte-ore giornaliero della congestion.

Le telecamere potrebbero accendersi e spegnersi un’ora e mezza prima di quanto accada oggi: Area C sarebbe in vigore non più dalle 7.30 alle 19.30 ma dalle 6 alle 18. Un’ipotesi, per ora. Sicura, invece, l’introduzione delle minimulte: l’automobilista che non paga entro 24 ore dall’ingresso in Area C, avrà 7 giorni di tempo per mettersi in regola pagando una multa ridotta (20-30 euro al posto di 70). Pare scartata, infine, l’idea di far pagare un ingresso maggiorato ai conducenti dei Suv: difficile trovare un criterio legalmente solido per discriminare quale veicolo rientri nella categoria dei Suv e quale no. E a Palazzo Marino ne hanno abbastanza di ricorsi contro Area C.

giambattista.anastasio@ilgiorno.net