Milano, 15 febbraio 2013 - Silvana Carcano, candidato governatore del Movimento Cinque stelle, incontra molto i cittadini e poco le tv. Si è concessa però un’intera ora alla diretta web del Giorno.it.
«Non siamo quelli del No a ogni costo — ha detto — però diciamo no alla Tav e alla cementificazione selvaggia perché abbiamo adottato il modello economico della decrescita. È ormai dimostrato che l’attuale modello di crescita economica non sta più creando occupazione».


Alle accuse di incompetenza che vengono mosse dai politici degli altri schieramenti risponde polemicamente: «Noi siamo gli unici che hanno messo on line i curriculum dei candidati. E se la competenza è quella dimostrata finora in Regione Lombardia... Aver fatto fallire delle aziende per noi non è una buona competenza. Di certo, ad esempio nell’ambito della Sanità, basta con i dirigenti sanitari nominati dai partiti. E da ora in poi bisogna mettere al primo posto la prevenzione. Hanno riempito la Lombardia di inceneritori che provocano il cancro, quando ci sono tantissimi Paesi che recuperano i rifiuti al 99 per cento con metodi molto semplici, incluso il compost casalingo».
 

Il rifiuto, secondo il Movimento Cinque stelle, «non va recuperato, non deve essere proprio creato». In questo senso va la loro proposta di isole ecologiche dove si può tentare, ad esempio, di riparare il televisore rotto e magari rivenderlo, o se proprio non si può aggiustare smontarlo recuperando i singoli pezzi.
Silvana Carcano sarà accanto a Beppe Grillo il 19 febbraio in piazza del Duomo. Per questo non potrà partecipare al confronto organizzato da Sky fra i candidati governatori.
 

Di Grillo e Casaleggio dice: «Grillo è il megafono del nostro movimento, gli siamo grati ma siamo molto autonomi. Sono stata spesso con lui in tour, poi si va a bere qualcosa molto tranquillamente, non ho mai ricevuto pressioni di alcun genere. Anche Casaleggio l’ho visto un paio di volte, ho girato un video promozionale, magari ci offre qualche consiglio, ma tutto finisce lì».


La Carcano ha anche spiegato il tweet che tanto scalpore ha suscitato in cui proponeva di sciogliere lo Stato Pontificio: «Mi stupisce che non sia stata colta l’ironia della cosa. Era solo una battuta di fronte a un mare di ipocrisia, come la reazione del presidente della Provincia Guido Podestà, ad esempio. Poche persone hanno pensato che potessi parlare seriamente».

di Rossella Minotti