Milano,1  febbraio 2013 - La Cassazione in un primo tempo aveva già condannato 23 agenti americani in via definitiva per il caso dell'ex imam. La posizione dei tre 007 americani era stata stralciata dal processo principale di secondo grado, che vedeva in tutto 33 imputati, per il rapimento, avvenuto nel 2003, dell'ex imam di viale Jenner.

Alcuni atti giudiziari non erano stati notificati correttamente all'ex capo della Cia in Italia Jeff Castelli e ai colleghi Betnie Madero e Ralph Russomando, che erano stati considerati latitanti mentre in realtà erano stati prosciolti dal Tribunale con la formula del "non doversi procedere" perché la loro posizione era 'coperta' dall'immunità diplomatica. Di qui la necessità di un nuovo processo d'appello per i tre agenti della Cia, che si e' concluso oggi con la condanna a 7 anni per Castelli e a 6 anni per Madero e Russomanno.

Nel frattempo, la Cassazione lo scorso settembre ha condannato in via definitiva 23 agenti americani che avevano partecipato all'operazione e ha annullato con rinvio il "non doversi procedere" per gli ex vertici del Sismi dichiarando parzialmente illegittimo il segreto di Stato apposto sulla vicenda. Il nuovo processo d'appello per l'ex numero uno dell'intelligence italiana Niccolo' Pollari, il suo vice Marco Mancini e altri
tre ex dirigenti riprende lunedi' prossimo
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Oggi i giudici della terza sezione della Corte d'Appello milanese, accogliendo l'impugnazione del sostituto pg di Milano Piero De Petris (nel processo la parte civile Abu Omar e' rappresentata dall'avvocato Carmelo Scambia), hanno condannato Jeff Castelli a 7 anni di carcere e Madero e Russomando a 6 anni, 'ribaltando' in pratica la sentenza di primo grado e 'cancellando' l'immunita' diplomatica riconosciuta ai tre dal Tribunale nel 2009. La Procura generale nell'atto di impugnazione, infatti, aveva sostenuto, in sostanza, che l'immunita' non puo' essere concessa per reati di tale gravita'. Le motivazioni della sentenza saranno rese note tra 15 giorni.