di Tino Fiammetta

Milano, 14 gennaio 2013 - Una violenza sessuale. Vittima una studentessa italiana appena diciottenne, trovata semi incosciente nel bagno di una discoteca l’altro ieri notte. A trovarla seminuda, supina, con tracce di sangue e vestiti strappati, è stata l’amica con la quale la ragazza era andata a ballare alla discoteca Borgo Karma di via Fabio Massimo, la stessa dove un’altra più nota allora diciottenne, Ruby Rubacuori, aveva festeggiato il suo compleanno, nel 2010. La giovane vittima — almeno questo è quanto sospettano gli amici — avrebbe seguito il suo aggressore nel bagno e qui si sarebbe consumato lo stupro. Perché nella toilette riservata agli uomini? Una domanda che è rimasta senza risposta e sulla quale dovrà fare chiarezza proprio la vittima. Solo quando si sarà ripresa dallo shock. Serve la denuncia, trattandosi di una donna maggiorenne. E dovrebbe essere la più circostanziata possibile.

Qualcuno ipotizza che rinchiudersi nei bagni è pratica diffusa per chi vuole provare l’ebbrezza di una droga da discoteca, mandar giù una pastiglietta di ecstasy o una sniffata di coca, o più banalmente farsi una canna. Improbabile che si ricorra alla toilette degli uomini per consumare un rapporto veloce. Ma si tratta solo di ipotesi che nulla hanno a che vedere con le indagini serie e con le dichiarazioni, ancora da fornire, della giovanissima vittima. Si sa solo quanto riferito dall’amica: che erano andate insieme a ballare e che all’improvviso la 18enne si sarebbe appartata per poi sparire con una persona. Forse conosciuta occasionalmente.

Le circostanza lasciano supporre che con una denuncia particolareggiata e una descrizione puntigliosa dare un nome e un cognome al presunto stupratore non dovrebbe essere un’impresa impossibile. Stando agli archivi, si tratterebbe della prima violenza sessuale dell’anno. Almeno «ufficialmente». In genere infatti agli stupri non viene data quasi mai pubblicità per tutelare la privacy della vittima. Le statistiche più aggiornate informano che solo l’anno scorso sono state 532, il numero è impressionante. Vale la pena sottolineare - come avvertono gli addetti ai lavori - che nella somma sono considerate anche le violenze «domestiche» fra marito e moglie, con le prostitute e soprattutto le «vecchie» molestie sessuali.

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