Milano, 19 Novembre 2012 - Giuseppe Caprotti, figlio del patron dell'Esselunga Bernardo Caprotti, ha sporto querela contro ignoti per atti di ipotesi delittuosa, compresi quelli di persecuzione e stalking. Come emerge dall'atto formale presentato alla Procura della Repubblica di Milano, Caprotti è stato vittima di azioni intimidatorie tra cui danneggiamenti alle vetture, tentativi di furto, tagli alla recinzione ed intrusione nella proprietà, incendi dolosi, danneggiamenti alle proprietà e telefonate anonime.

"Da mesi Giuseppe Caprotti  - si legge in una nota - è vittima di una serie di condotte poste in essere da ignoti ed in particolare di una moltitudine di episodi che inevitabilmente hanno finito per condizionare il normale svolgimento della vita quotidiana del medesimo, della sua famiglia e di altre persone ruotanti intorno allo stesso in qualità di collaboratori professionali”.

Già in precedenza la vittima aveva esposto dieci differenti denunce e il clima di tensione in cui il figlio del patron dell'Esselunga è costretto a vivere “assume i connotati non solo delle mere molestie ma anche la forma di un appostamento nella vita di Giuseppe Caprotti che si sente anche, evidentemente, controllato e perseguitato"