Milano, 5 novembre 2012 - Riprenderà lunedì prossimo 12 novembre con l'audizione tra l'altro delle ex ministre Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna il processo sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi che si sta celebrando a Milano. Le due ex ministre citate come testimoni dalla difesa, dopo che mercoledì scorso non si erano presentate in aula, come ha spiegato oggi l'avvocato Niccolo' Ghedini, ''hanno detto di essere disponibilissime'' a venire in Tribunale. Oltre a loro, tra i vari testi, sono previste le due show-girl Miriam Loddo e Francesca Lodo.

L'UDIENZA - Oggi, invece, dopo Daniela Santanche', Carlo Rossella e Belen, sono stati sentiti due dei soci dell'azienda di apparecchiature per trattamenti estetici ai quali Ruby si rivolse per acquistare le attrezzature per l'apertura, mai andata in porto, di un centro di bellezza nel quadrilatero della moda. Durante l'esame dei due testi e' spuntato il giallo dell'ordine/preventivo per 180 mila euro concordato con la giovane marocchina che, due anni fa, si era recata a Bologna al Cosmoprof, fiera del settore: sul documento, consegnato a maggio dell'anno scorso dai titolari della societa' ai legali dell'ex premier, compare sotto la data del 17 aprile 2010 la firma di Ruby Heyek, nome falso dato anche in altre occasioni dalla ragazza la quale, stando ai tabulati telefonici, quel giorno non poteva essere a Bologna. Come ha ricordato il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, vi era stata due giorni dopo. Uno dei due testimoni ha anche affermato che Ruby, quando si e' presentata in fiera accompagnata da una signora e un amico, non pareva assolutamente minorenne.

 

SANTANCHE': "MAI VISTO RAGAZZE AD ARCORE" - Daniela Santanchè non ha ''mai visto giovani ragazze ad Arcore'', ne' ha mai incontrato Ruby nella residenza di Silvio Berlusconi. Lo ha chiarito la stessa esponente del Pdl, sentita stamani come teste nel processo che vede imputato l'ex premier per concussione e prostituzione minorile. ''Conosco Berlusconi da 15 anni - ha spiegato - e ho frequentato la sua abitazione ad Arcore sia per questioni politiche sia per pranzi conviviali''. Nel corso di questa frequentazione, ha chiarito, ''non ho mai visto
giovani ragazze nel corso delle cene e degli incontri a cui ho partecipato con Berlusconi''. E' questa, secondo Santanche', ''la forza della verita''' che deve uscire dal processo.

Dopo aver testimoniato , fuori dall'aula del processo Santanchè ha detto: “Le cose che si raccontano in questo processo sono una farsa, l’Italia ha ben altri problemi e questo processo mi fa male da cittadina italiana”.  E ha continuato: “Il vero problema del Paese che c’è da vent’anni è che c'è una parte della magistratura che non è onesta e vuole cancellare parte della politica per prenderne il posto”.

 

BELEN: "MAI STATA AD ARCORE" -  "Non sono mai stata a Arcore. Ruby non l'ho mai vista". E' quanto ha detto  Belen Rodriguez testimoniando in aula al processo. La ragazza marocchina aveva detto di aver incontrato Belen nella residenza dell'ex premier. Una volta fuori dall'aula, ha detto: ''Questo e' un dovere civile, sono stata chiamata e sono venuta a testimoniare''. La show girl, rispondendo alle domande dei cronisti, ha smentito di aver trascorso in passato una notte con l'ex premier. In aula invece ha detto di non aver mai frequentato Arcore e di essere stata solo un'estate, nel 2007, a casa dell'ex presidente del Consiglio in Sardegna per una sorta di concerto. Belen ha voluto sottolineare che l'unica occasione in cui ha incontrato Barbara D'Urso con Berlusconi è stata quindi quella a Villa Certosa.

 

ROSSELLA: "RAGAZZE BALLAVANO MA NON A SENO NUDO" -  Ad Arcore a casa di Silvio Berlusconi le ragazze che partecipavano alle serate ballavano, cantavano ('''Meno male che Silvio c'e'''' e canzoni sudamericane) anche durante la cena, ma non mostrando il seno o il fondoschiena. E' in sintesi quel che ha detto in aula Carlo Rossella, il presidente di Medusa, convocato come testimone dalla difesa dell'ex premier, imputato a Milano al processo Ruby.

Rossella ha spiegato di aver partecipato a qualche incontro di lavoro e conviviale tra il 2009 e il 2010 a Villa San Martino, ha risposto in particolare alle domande che riguardano la cena del 19 settembre 2010 dove si sarebbe fermato fino a mezzanotte e tre quarti.  ''Berlusconi cantava - ha aggiunto - parlava della sua vita, e le ragazze andavano a complimentarsi con lui. Non le ho mai viste in atteggiamenti di natura sessuale ne' nei confronti di Berlusconi ne' di Emilio Fede. C'era un clima di confidenza e allegria''. 

Rossella ha inoltre affermato di non aver mai visto alcuna minorenne e ritornando sulle 'mise' delle giovani ospiti ha aggiunto: ''Queste ragazze avevano l'abito, come si dice a Milano, della festa. Abiti neri, tubini, abiti di pizzo come si vedono in televisione o in discoteca''. Inoltre il teste non si e' ricordato di avere incontrato in quella occasione la consigliera regionale Nicole Minetti ma di aver notato due gemelle (le De Vivo, ndr) e una giovane molto bella con la quale si e' complimentato dicendole di avere ''un volto da attrice''. La giovane in questione come risulta dagli incroci dei verbali delle intercettazioni e' Melania Tumini la cui deposizione su quella serata, come ha fatto notare il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, e' agli antipodi di quella resa oggi da Rossella.

 

AFFIDO RUBY ERA REGOLARE - La notte tra il 27 e il 28 maggio del 2010 a carico di Ruby non c'era alcuna denuncia per furto. Lo scrive il capo della procura dei minori di Milano Monica Frediani in una relazione di servizio inviata alla procura generale della Repubblica e che è stata acquisita stamani in aula dove la stessa Frediani ha brevemente testimoniato. "Ecco ci siamo, questo smonta l'accusa di concussione a carico di Berlusconi - dice Nicolò Ghedini legale dell'ex premier - perchè significa che la procedura di affido di Ruby alla consigliera regionale Minetti fu regolare". "Non è insolito nella prassi dell'ufficio che adolescenti in assenza di un genitore siano affidati in via di urgenza a soggetto maggiorenne" scrive il capo dei pm dei minori nella relazione.