Milano, 11 ottobre 2012- "Simul stabunt simul cadent". Il monito di Formigoni alla Lega e le altre due regioni del nord, Piemonte e Veneto, amministrate come la Lombardia da un'alleanza Lega-Pdl, fa imbizzarrire i vicini di casa del Celeste. Che non tardano a far arrivare le loro critiche.

ZAIA: "SI OCCUPI DELLE SUE VICENDE"  - "E' giusto che i problemi della Lombardia se li risolvano i lombardi e non scarichino i loro problemi sulle altre amministrazioni. Noi non centriamo nulla con quei fatti". A dirlo il
presidente della Giunta regionale del Veneto Luca Zaia a margine della inaugurazione di una nuova piastra operatoria all'ospedale di Camposampiero (Padova). "A me non risulta che Formigoni sia veneto e si occupi del Veneto - ha aggiunto Zaia - quindi pensi a casa sua''.

COTA: "IN PIEMONTE DECIDONO I PIEMONTESI" - "Con tutto il rispetto per Formigoni, quel che accade in Piemonte lo decidono i piemontesi". Lo ha detto, a margine della Conferenza delle Regioni, il governatore Roberto Cota."Noi abbiamo un buon affiatamento - ha concluso Cota - e stiamo lavorando bene".

GALAN: "NO A DIMISSIONI" - "Che sia una situazione difficile sì, ma che Formigoni si debba dimettere perché qualcun altro ha commesso un reato no''. E' quanto affermato a Tgcom24 da Giancarlo Galan (Pdl) sulla situazione delle inchieste in Lombardia. Sul ritenere collegati Piemonte e Veneto con la Lombardia, Galan aggiunge: ''è corretto perché quello fu un patto. In Veneto e Piemonte ci sono i leghisti perché in Lombardia c'e' il Pdl. La Lega questo patto lo hanno già infranto decidendo di correre da soli quando gli ha fatto comodo. Se salta l'alleanza politica bisogna rivedere tutto''.