Milano, 5 ottobre 2012 - L'obiettivo dichiarato è vaccinare gratuitamente contro il papilloma virus le ragazze nate nel 1997 e 1998, ossia coloro che nel 2008 e nel 2009, quando avevano 11 anni, non hanno aderito alla campagna della Asl e hanno perso la possibilità di essere sottoposte gratuitamente (il ciclo costa quasi 200 euro) alla somministrazione del vaccino. Aderirono alla campagna il 50% circa delle ragazze interessate. Saranno contattate con una lettera inviata dal Comune grazie ad una iniziativa che coinvolge Asl, Rotary, Istituto europeo di oncologia e Croce Rossa che hanno redatto un Protocollo di intesa biennale per promuovere la diffusione della vaccinazione contro il papilloma virus e per la prevenzione del carcinoma all’utero. Il Protocollo è stato approvato nella Giunta di oggi.

“Con questa iniziativa vogliamo dare la possibilità alle famiglie delle ragazzine che anni fa non hanno aderito alla campagna di vaccinazione di non perdere la possibilità di effettuarla gratuitamente”, spiega l’assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute, Pierfrancesco Majorino. “Riteniamo importante non solo offrire questa nuova opportunità di proteggesi fin dalla primissima adolescenza dal papilloma virus, che è la principale causa del cancro del collo dell’utero, ma rafforzare presso le famiglie il messaggio sull’importanza di aderire a questa campagna, sottoponendo al vaccino le proprie figlie fin dall’età di 11 anni, come previsto dalle campagne di Asl”.

L’accordo approvato oggi prevede l’impegno di Rotary a finanziare l’acquisto di cicli vaccinali (fino a un numero di 500). Qualora l’adesione delle ragazze nate nel 1997 superasse il numero dei vaccini acquistati, l’Asl Milano provvederà a coprire il fabbisogno, vaccinando gratuitamente tutte le altre che aderiranno. Le vaccinazioni saranno effettuate dalla Croce Rossa nei propri ambulatori con personale medico-infiermeristico specializzato che seguirà le modalità in uso nelle anagrafi vaccinali. Sarà compito del Comune elaborare gli elenchi anagrafici delle ragazze non precedentemente vaccinate e provvedere all’invio alle loro famiglie di una lettera di invito, firmata anche dalla Asl, con la spiegazione dell’importanza della campagna e le modalità per rispondere all’invito. La campagna è diretta a circa 3mila ragazzine per anno di nascita, ossia coloro che non si sono sottoposte al vaccino. A dicembre arriveranno le prime lettere per le nate nel 1997. L’anno prossimo saranno coinvolte quelle nate nel 1998.