Milano, 13 settembre 2012 - Oggi a Milano è andata in scena la festa ufficiale per l’inaugurazione dell’anno scolastico e a tener banco, non solo nei discorsi delle autorità, è stata la questione dei dirigenti scolastici e il concorso annullato che ha lasciato centinaia di istituti lombardi senza presidi.  All’Auditorium di largo Mahler, non è mancata la protesta di chi quella selezione l’aveva superata prima dell’intervento della giustizia amministrativa.

Il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale Giuseppe Colosio ha espresso solidarietà a quei dirigenti che, pettorine numerate addosso, si sono alzati in piedi per protesta durante la cerimonia: "E’ un’emergenza imprevista. C'è eccesiva pressione della magistratura che spesso interviene e si interseca con l’attività amministrativa, così come l’amministrazione burocratica e centralista che gestisce l’istruzione come un sistema quantitativo e contabile, mentre la scuola avrebbe benefici dalla ripresa del tema scuola da parte della politica, interpretato pero’ come elemento di sviluppo". Nel suo intervento, infine, ha ricordato la ‘’reazione ammirevole’’ degli studenti del Mantovano che hanno saputo reagire alle difficolta’ seguite al terremoto.

Ma a tener banco è stato soprattutto il tema dei presidi che e’ ritornato anche nei discorsi del vicesindaco di Milano Maria Grazia Guida (‘’l’incertezza amministrativa si fa sentire e pesa nella quotidianita’’’), dell’assessore regionale all’Istruzione Valentina Aprea e del governatore Roberto Formigoni, che in una lettera inviata per l’occasione a Colosio ha sottolineato ‘’la grave situazione di emergenza che porta evidenti disagi anche dal punto di vista didattico’’.

Il vicesindaco, infine, ha affrontato anche il tema del multiculturalismo nelle classi, esemplificato dalla prima elementare di via Paravia. Nelle scuole milanesi, ha detto, ‘’il 20% degli alunni e’ straniero, ma il 99% e’ nato in Italia’’.  Una questione che, ha aggiunto, ‘’sollecita risposte piu’ efficaci a questa presenza, con il rafforzamento delle relazioni interculturali’’.